Una boccata d’ossigeno

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    Carissimo direttore sono un alpino del 4º corso sottufficiali di Aosta. Ho ricevuto con sorpresa e con gioia il bollettino che avete preparato per il mese di aprile. Personalmente, dopo il corso fatto ad Aosta, ho passato 12 mesi a Monguelfo e poi due mesi richiamato a Vipiteno. Tornato al lavoro dopo qualche anno sono entrato in seminario di Prato per essere sacerdote. Ora è da 52 anni che esercito il mio ministero sacerdotale, ma non ho mai dimenticato gli anni in cui come alpino salivo su per quelle montagne. Leggendo ora il bollettino che mi avete mandato, ho respirato una buona boccata di ossigeno. Sono contento che questo Corpo degli alpini continui la sua storia, anche se in forme e modalità diverse. Auguro che queste “truppe in azione” possano essere ancora utili alla società in cui viviamo, non con l’esercizio delle armi, ma con la generosità che gli alpini hanno sempre dimostrato. Come sacerdote vi seguo con la mia povera preghiera e vi esorto ad essere perseveranti nel vostro compito. Un fraterno saluto.

    don Guglielmo Pozzi

    Caro don Guglielmo, il fatto che ti sia arrivato per caso, il nostro giornale (non bollettino!) mi fa pensare che non sei iscritto all’Ana. Ti ordino di farlo quanto prima come espiazione per tutti questi anni in cui ha disertato l’appartenenza all’Associazione. E poi cerca di rimediare invogliando giovani, uomini e donne a prestarsi per le tante nostre iniziative di volontariato. Ti manda un abbraccio, un direttore che ha fatto il tuo stesso percorso, però iscrivendosi subito, al proprio Gruppo Ana.