Un obbligo morale

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    Scrivo per una questione personale molto attuale in questo periodo: sono rimasto veramente colpito dalle parole di una nipote che ricordava il nonno alpino deceduto in questi giorni a causa del Coronavirus. Il defunto di cui parlo era un nonno, un alpino e un reduce della battaglia di Nikolajewka. La nipote era davvero delusa e rammaricata in quanto ricordava le parole del nonno che diceva sempre: “Vedrai che bel funerale mi organizzeranno gli alpini”. E invece lo ha visto caricare su un camion… Perché, caro don Bruno, l’Associazione non si adopera per organizzare un evento, per tutte le Sezioni d’Italia, in cui celebrare una Messa per ricordare tutti gli alpini che in questo difficile momento sono venuti a mancare senza ricevere gli onori di un funerale alpino?

    Giovanni Carmagnola, Gruppo Rubiana, Sezione Val Susa

    Ne abbiamo parlato anche in Consiglio di Presidenza, caro Giovanni. E sentiamo che è un obbligo morale a cui non ci sottrarremo. Personalmente ne ho parlato anche col vescovo di Bergamo, il quale si è detto disponibile a questa iniziativa. Aspettiamo i tempi più opportuni, ma poi, onorare i nostri morti sarà un dovere di giustizia.