Un monito contro la guerra

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    Grande partecipazione al pellegrinaggio che lo scorso 8 ottobre la Sezione Bari, Puglia, Basilicata ha organizzato al sacrario militare dei Caduti d’Oltremare di Bari per rendere omaggio alle migliaia di connazionali morti in terra straniera. Autorità, vessilli e gagliardetti delle varie Sezioni e Gruppi hanno fatto da cornice alla cerimonia di deposizione della corona d’alloro in ricordo dei Caduti.

    La Messa nella chiesa del sacrario è stata celebrata dal cappellano militare, padre Tommaso Chirizzi. Al termine il presidente sezionale Marco Rubino e le autorità civili e militari si sono recate al cippo dedicato agli alpini per deporre un omaggio floreale, accompagnati dalle cante del coro Ana Stelle Alpine.

    Osservando le lunghe liste dei nomi dei Caduti viene naturale ripensare alle tante vite che si sono immolate per difendere la Patria e colpisce la nostra sensibilità pensare che, nonostante tutto questo, il valore di Patria e la difesa dei diritti universali dell’uomo vengono calpestati in tante parti del mondo, dilaniate da guerre, distruzioni e brutture di ogni genere. Il sacrario dovrebbe esserci anche da monito: incontriamo morte e tante giovani vite spezzate per rammentarci la sacralità e l’importanza della vita. E a Bari constatiamo amaramente che il dramma della guerra, ieri come oggi, non ha confini.

    Gli oltre 75mila Caduti che vi riposano – di cui 45mila ignoti – vennero riportati in Italia successivamente alla dismissione dei cimiteri di guerra costruiti nei territori “d’oltremare”, principalmente nei Balcani e in Africa, dove operarono le unità italiane, in particolare gli alpini, durante le due guerre mondiali.