Un anno speciale, pieno di attese

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    Cari soci, amici, aggregati e simpatizzanti, come consuetudine dopo l’Assemblea dei delegati, che ha visto la mia riconferma per un quarto mandato, mi rivolgo a voi con un grazie e con l’assicurazione di un impegno nell’esclusivo interesse della nostra amata Associazione Nazionale Alpini. Siamo entrati ormai appieno nel secondo centenario della nostra storia, un anno speciale in cui assieme e con gli alpini in armi stiamo ricordando e festeggiando con vari avvenimenti i centocinquant’anni della costituzione del Corpo degli alpini avvenuta il 15 ottobre 1872 a Napoli, e a Napoli ci ritroveremo il 15 ottobre prossimo per sancire in modo indissolubile il legame forte, due facce della stessa medaglia, che unisce alpini in armi e alpini in congedo.

    A suggellare questo anno speciale il Parlamento con voto pressoché unanime ha approvato in via definitiva la legge che istituisce la “Giornata della memoria e del sacrificio alpino” stabilita ogni anno il 26 gennaio in ricordo della battaglia di Nikolajewka, combattuta per tornare a baita con la motivazione di “promuovere i valori che gli alpini incarnano nella difesa della sovranità e dell’interesse nazionale e nell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato”. Noi, peraltro, Nikolajewka l’abbiamo ricordata fin da subito con centinaia di incontri e manifestazioni, ogni anno, ai vari livelli: Gruppi, Sezioni e nazionale. Porteremo il nostro messaggio di Patria, partecipazione civile, solidarietà e volontariato soprattutto tra i giovani, all’interno della scuola. Per questo con determinazione abbiamo chiesto alle forze politiche e partitiche di impegnarsi nel ritorno di un servizio obbligatorio a favore della Patria, in sintonia con l’Articolo 52 della Costituzione.

    A breve ci saranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento, il mio invito a tutti è di andare a votare quale dovere civico, in piena libertà e coscienza, ribadendo che l’Ana è apartitica ma non apolitica. Noi per promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica e i giovani in particolare siamo impegnati nei Campi Scuola ai vari livelli, con i giovani dagli 8 ai 25 anni. Voglio ringraziare tutti i soci, i Gruppi e le Sezioni che si sono e si stanno impegnando in questa attività che sono certo sarà uno dei punti di forza per costruire il nostro futuro associativo. Futuro associativo che siamo tutti chiamati a costruire con impegno, sia al nostro interno – sono ancora tanti i dormienti – che verso l’esterno, in particolare verso chi ci governa ed amministra, forti del nostro servizio a favore della collettività.

    L’ultima Assemblea ha visto il cambio quasi di un terzo dei consiglieri nazionali e di due dei revisori dei conti su cinque. Ma non è stato il solo cambiamento in quanto c’è stato un avvicendamento anche alla direzione de L’Alpino: monsignor Bruno Fasani, dopo oltre dieci anni di grande lavoro, ha lasciato la conduzione a Massimo Cortesi; alla Segreteria nazionale, dove al generale Maurizio Plasso è subentrato Mauro Azzi, e la nomina a Direttore generale di Mario Sala che ricopre il ruolo lasciato vacante dal compianto Alfonsino Ercole, “andato avanti”. Un sincero grazie agli uscenti ed un augurio di buon lavoro agli entranti. Cambiano gli interpreti ma la forza della nostra Associazione è quella di saper continuare nel solco tracciato dai nostri veci.

    Un pensiero e un ricordo doveroso vanno ai nostri Caduti e ai soci “andati avanti” in questo anno alcuni dei quali ancora a causa della pandemia. Un particolare saluto in questo 150º di fondazione del Corpo degli alpini ai nostri commilitoni in armi, dal comandante delle Truppe Alpine, generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, all’ultima recluta: insieme stiamo facendo e costruendo un futuro migliore per la nostra Patria in un momento difficile, dopo la pandemia con una guerra in Ucraina, nel cuore dell’Europa. Chiudo con un caloroso saluto e abbraccio a tutti sempre con voi e per voi.

    Il vostro Presidente nazionale Sebastiano Favero