Ufficializzata la collaborazione ANA Regione Valdostana

    0
    48

    Sono ottantanove i volontari che compongono l’Unità di Protezione civile della sezione valdostana dell’ANA e che potranno essere impiegati nelle attività di protezione civile e, particolarmente, nel primo intervento di supporto alle operazioni di soccorso e di assistenza .

    Lunedì 21 marzo 2005, nella saletta al primo piano dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, Risorse Naturali e Protezione Civile a Saint Christophe, il presidente nazionale dell’ANA, Corrado Perona, e il direttore della Protezione Civile della Regione autonoma Valle d’Aosta, Silvano Meroi, hanno firmato la convenzione che ufficializza una collaborazione già attiva da molto tempo. Inutile dilungarmi sull’importanza di questo accordo ha affermato il presidente Perona credo conti la sostanza e cioè che la Protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini disponga, complessivamente, di quattordicimila uomini. A

    l gruppo valdostano, tirato da Bruno Rollandoz di Hône e che fa parte del 1º Raggruppamento, va il mio augurio di un buon lavoro e di essere sempre all’altezza . Alla sottoscrizione dell’accordo erano presenti anche il responsabile nazionale della Protezione civile, gen. Maurizio Gorza, e il presidente della Sezione Valdostana, Rodolfo Coquillard, entrambi visibilmente soddisfatti. È indubbiamente un momento significativo ha sottolineato Coquillard a cui abbiamo voluto dedicare la dovuta attenzione.

    Questo accordo gratifica quanto gli Alpini hanno fatto negli anni sul nostro territorio, e non soltanto, ma rappresenta un ulteriore stimolo per ciò che faranno . È una firma simbolica ma di grande importanza ha aggiunto l’assessore regionale Roberto Vicquéry, intervenuto nell’occasione perché permette di dare una certezza all’ANA. Era il minimo che potessimo fare, anche in considerazione del fatto che gli alpini, così come i vigili del fuoco, sono costantemente operativi e disponibili sul nostro territorio, offrendo una capillarità nel servizio e un gran numero di volontari, senza nulla togliere al lavoro degli effettivi.

    Fondamentale, vorrei ricordare, è stato l’aiuto apportato dalle Penne nere nel corso dell’evento alluvionale che ha colpito la Valle d’Aosta nell’ottobre del 2000. L’opera del volontario, tengo a ribadire, non ha costo ma cuore .

    Cristina Sanson