TRIESTE Premi a scolari e studenti. E una gara sul Carso

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    L’appuntamento, di prima mattina, viene fissato nell’aula magna del liceo classico di Trieste Dante Alighieri , quella stessa aula che ha dedicato una targa a Guido Corsi penna nera triestina, medaglia d’Oro al Valor Militare a cui è intitolata la sede Ana giuliana che in questa scuola studiò e insegnò la grandezza di Atene e Roma, e cadde alpino sul Grappa per Trieste italiana . Così la sezione di Trieste ha voluto premiare chi maggiormente si è distinto tra i bimbi delle elementari e i ragazzi delle medie e delle superiori cittadine. Immobili come statue, sei studenti tengono ben in vista il Tricolore.

    In silenzio , quanto più possibile, ci si alza per il saluto alla bandiera. Noi vi esortiamo, afferma il presidente della sezione Gianpiero Chiapolino, a comportarvi come gli alpini: con passo sicuro, fermo, e costante arriverete alla meta. Passi che permetteranno di crescere, ogni sforzo servirà a o­norare l’impegno: soltanto così diverrete cittadini meritevoli . Ed è il momento delle premiazioni. Un cd con i canti degli alpini e un assegno di 250 euro per questi giovani. Sono quattordici i ragazzi segnalati di dodici istituti scolastici: sette sono iscritti alle elementari (Marco Vascotto, Giorgia Delbello, Luca Antolli, Mateo Stajka, Linda Sorgo, Stella Guerin, Christian Scalinci), sei alle medie (Sherazade Ahmetovic, George Kikvadze, Nicoletta Staccioli, Ana Selacovic, Massimiliano Lionetti, Giulia Chetta), uno studente appartiene allo stesso liceo Dante (Andrea Martinello).

    Le motivazioni sono assai simili: serietà, impegno, comportamento rispettoso nei confronti degli insegnanti e dei compagni, soprattutto verso quelli più deboli. Ricordate il nostro motto , conclude Chiapolino. Dice: aspiro alle cose eccelse. Fatelo oggi nello studio, un domani nella società aperta al mondo, in un’Italia amata e rispettata. Rammentate: prima i doveri, poi i diritti . Ma per i ragazzi delle medie e delle elementari l’ANA giuliana, per la quindicesima volta, ha voluto organizzare sull’aspro Carso triestino anche un momento ludico: una gara di orientamento a cui hanno partecipato 4 elementari e 6 classi medie.

    In tutto, un’ottantina di giovanissimi alle prese con due chilometri di percorso da segugi. Per equipaggiamento, solo una bussola con l’obiettivo di scovare sei lanterne. Ai vincitori è andata una splendida coppa forgiata dalle mani di Benito Simonetti, alpino artista di Trieste. Gli altri?Si sono consolati con un gustoso rinfresco.

    Donatella Tretjak