Trentatré in Piazza Rossa

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    È un pomeriggio di agosto, riscaldato dal sole e da emozioni di ogni genere, con i bravi alpini pronti alla Malpensa. Cappelli con la penna e voci dalle inflessioni dialettali di mezzo Nord Italia invadono lo scalo. Tutti della gloriosa Tridentina, forse non più nella robusta giovinezza ma certi di partecipare a qualcosa di straordinario e pronti a lasciare, per due settimane, i fidi tetti del villaggio.

    Un’ala del Museo Nazionale di Mosca, sul lato nord della Piazza Rossa sarà la “base logistica”. L’impatto con la piazza è impressionante: un solenne selciato attrezzato alla perfezione per le esigenze del festival. Nel prendere coscienza del momento, sentiamo con noi tutti gli alpini dell’Ana, portiamo nel cuore i “nostri” Reparti e l’Italia intera. Una parte di mondo ci guarderà (si parla di oltre mezzo miliardo di spettatori con le dirette televisive) e dovrà percepire l’indomita fierezza degli sguardi, dell’incedere alpino, come sa bene il direttore della fanfara, il Primo luogotenente Donato Tempesta, sottufficiale di Corpo delle Truppe Alpine.

    È lui il garante della storia, del bagaglio etico, morale e dello “stile” militare del Corpo. Vuol dire puntualità, serietà, compostezza e ordine; significa muoversi sempre per righe a seguire, in ogni trasferimento, sia all’interno dell’area riservata sia fra le vie contigue, immersi fra turisti, italiani e non, che rimangono affascinati dal nostro atteggiamento: “Viva l’Italia! Viva gli alpini! Bravi… Spasibo!”, gridano. Sorrisi, foto, un calore umano che non avevamo messo in conto. I baldi e forti petti si gonfiano per una sensazione fantastica che non dimenticheremo mai.

    E lo spettacolo? Nei 180 chilometri fatti a piedi in 13 giorni, molti sono il risultato delle 12 repliche serali consecutive e delle ore di prove in solitaria, indispensabili per essere all’altezza di un vero e proprio show, con effetti speciali d’ogni tipo, roboanti colpi di cannone e fuochi d’artificio finali. Dopo una sorta di sigla iniziale con tanto di gruppo rock, il regista decide che toccherà proprio a noi aprire le tre ore di spettacolo. O-cappa! Alla Prima, la sera del 22 agosto, le cannonate sono dei nostri tamburi imperiali, le gambe si alzano a 90 come non fa più nessuno e il severo passo alpino, motivo di ammirazione sincera da parte dei maestri direttori delle altre bande, nasconde bene sia l’emozione che la tensione. “Lo spettacolo siamo noi!”, sentenzia più volte Donato. È vero ma, quella sera, sulla piazza abbiamo lasciato una parte del cuore, arso da una fiammata del nostro valore alpino.

    Lo stesso che, in altri luoghi importanti di Mosca, abbiamo trasmesso in vari concerti brevi ma intensi, vissuti con trasporto e interesse da parte di un pubblico sempre caloroso. Uno su tutti, presso la tenda vip, alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Russia e di altre autorità internazionali. Eh sì, cara Tridentina, difendi sempre la frontiera, rendi onore alla tua Italia e tieni sempre alta la Bandiera: Il Tricolore svetta ad ogni replica, sostenuto dal vice Presidente nazionale Mauro Buttigliero, dal Consigliere nazionale Renato Romano e da Francesco Brighenti. Il Trentatré echeggia sulla Piazza Rossa, cantato a squarciagola, affinché ognuno degli 8mila presenti sappia che abbiamo sì nostalgia delle nostre famiglie ma che stiamo offrendo il massimo di ciò che la salda gioventù della naja ci ha lasciato in eredità. E tu, terra di Russia, hai tracciato un segno indelebile nei nostri ricordi ma, forse, sul nobile selciato moscovita, si parlerà ancora a lungo degli uomini di quella terra dove amor sorride e più benigno irradia il sol.

    LO SPASSKAYA TOWER INTERNATIONAL MILITARY MUSIC FESTIVAL

    Giunto alla 12ª edizione, il festival è di diritto il più importante al mondo, comparabile solo con il leggendario Tattoo di Edimburgo. Forte del suggestivo scenario della Piazza Rossa di Mosca e di un’organizzazione impeccabile senza risparmio di mezzi e risorse, è avvertito dalla popolazione e dalle autorità come uno dei principali eventi culturali dell’anno. Ne sono la prova le oltre 90mila presenze sulle tribune allestite al centro della piazza, i 500mila partecipanti ai molteplici eventi collaterali, nonché oltre il mezzo miliardo di spettatori coinvolti dalle varie dirette televisive. Solo per lo spettacolo serale principale, l’edizione del 2019 ha visto, oltre alle 16 bande russe, la partecipazione di 15 gruppi bandistici militari provenienti da 12 nazioni differenti, con l’intervento di vari solisti internazionali fra cui l’applauditissima e amatissima Mireille Mathieu. Da segnalare, per gli eventi collaterali (ben 89 in tutta Mosca), la presenza di altri 26 complessi musicali giovanili (dalla Russia, dall’Uzbekistan e da Israele) e di 15 Guardie d’Onore Giovanili. Per maggiori informazioni www.spasstower.ru/en/festival/

    L’ASSOCIAZIONE FANFARA ALPINA TRIDENTINA “C.M. ANDREA MORANDI”

    Erede della disciolta Fanfara di Brigata, chiusa a fine 1999, il 1º maggio dell’anno successivo si è costituita in associazione musicale grazie alla volontà di un piccolo gruppo di congedati e sotto la guida, come durante la leva, dell’allora maresciallo Donato Tempesta. Oggi ha più di 60 iscritti e può avvalersi del prezioso contributo di musicisti provenienti dal Nord Italia e non solo. Vanta numerosi servizi, parate e concerti, anche su palcoscenici prestigiosi, riscuotendo ovunque unanimi consensi anche per una marcata attenzione formale, che la rendono immediatamente distinguibile da altre formazioni simili. Per maggiori informazioni www.fanfaratridentina.it