Grande emozione al raduno Triveneto 2019 che si è svolto dal 14 al 16 giugno per la prima volta nella cittadina di Tolmezzo, capoluogo della Carnia dove un tempo, non molto lontano, erano attive ben sei caserme. All’emozione si è aggiunta la soddisfazione per il successo ottenuto da questo evento che ha potuto contare sulla presenza di ben 30mila persone.
Il raduno è stato curato nei minimi dettagli dalla Sezione Carnica e dal suo Presidente Ennio Blanzan: niente intoppi o imprevisti dell’ultima ora; anzi, a dire il vero, l’unica incognita che ha tenuto un po’ tutti con il fiato sospeso, è stato il meteo e a nulla poteva valere la consolidata capacità organizzativa degli alpini contro la pioggia.
Per fortuna, le tre giornate sono state accompagnate dal sole e la manifestazione si è svolta seguendo il programma stabilito che alternava momenti celebrativi a eventi collaterali (concerti, mostre, ecc.) e conviviali. Il programma ha preso il via nella località di Timau, piccolo borgo situato poco prima del confine con l’Austria, conosciuto per i sanguinosi combattimenti di cui sono state teatro le sue montagne durante la Grande Guerra.
Un inizio all’insegna del ricordo, con la resa degli onori alla memoria della portatrice Maria Plozner Mentil, Medaglia d’Oro al Valor Militare, e a tutte le portatrici carniche con la deposizione di un omaggio floreale al monumento a loro dedicato. Venerdì è stata una giornata segnata anche da momenti culturali con la presentazione, a Tolmezzo, del libro “I resti della Julia, dalla Vojussa al Don. Diario di Giacomo Bellina”, e l’inaugurazione della mostra “Scelte comuni, destini diversi”, dedicata all’esperienza alpina nell’Ottavo del geologo Michele Gortani e dello scultore Albino Candoni. Anche se la terra ha tremato per un attimo, le strade della cittadina tolmezzina sono state comunque invase dell’allegria dei partecipanti, a dimostrazione che il rapporto di Tolmezzo con gli alpini, nonostante la chiusura delle caserme, è ancora molto forte.
Momento clou della giornata di sabato 15 giugno è stato senz’altro l’assegnazione della cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Alpini – il riconoscimento civile più alto conferito da un Comune – dalle mani del sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo al Presidente nazionale Sebastiano Favero. Poi la notte verde che ha visto la partecipazione di una folla oceanica, radunata in centro città a cantare insieme a cori e fanfare.
Domenica l’epilogo con la cittadina di Tolmezzo letteralmente invasa dalle penne nere, pronte a partecipare alla sfilata delle varie Sezioni del Triveneto, e non solo. Un percorso con ben 18mila alpini che hanno marciato sotto il sole in mezzo agli applausi scroscianti della folla assiepata lungo le transenne. Bande musicali e fanfare, con molti giovani suonatori, si sono alternate al passaggio degli alpini provenienti dai mari, con Venezia e Trieste, ai monti.
Per tre giorni Tolmezzo è stata in festa, imbandierata a dovere. Le attività commerciali e le varie associazioni del territorio, ma anche i cittadini di tutta la Carnia, non hanno mancato di dare il loro personale contributo alla buona riuscita della manifestazione con la loro grande partecipazione a queste giornate alpine.
Danielle Maion