Gli alpini di Rivoli (sezione di Torino) hanno ristrutturato uno storico edificio e lo hanno trasformato lavorando per un anno e mezzo nella loro nuova sede. L’inaugurazione è avvenuta l’8 luglio scorso, con una cerimonia alla quale hanno partecipato il consigliere nazionale Adriano Rocci, il presidente sezionale Giorgio Chiosso, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, il sindaco Guido Tallone. Gli onori ai Caduti sono stati resi da un picchetto in armi della Taurinense.
Uno storico palazzotto del XVII secolo nel centro storico, sull’antica via di Francia, tra la trecentesca dimora del Conte Verde e il Castello degli Acaja, che rischia di perire corroso dal tempo; un’Amministrazione comunale particolarmente sensibile alla conservazione dei beni culturali cittadini ed attenta a sviluppare sinergismi positivi con chi sa dare risposte concrete; un gruppo alpino robusto ed attivissimo (dal Friuli all’Irpinia a Rossosch, il gruppo ANA di Rivoli è sempre stato in prima linea), professionalmente qualificato nel settore edilizio e perfettamente inserito nella comunità locale, che cerca casa ; un forte senso di appartenenza da parte di tutti.
Partendo da questo scenario, gli alpini di Rivoli undici chilometri da Torino, all’imbocco della Valle di Susa, la cittadina fu già sede del 1º Reggimento Artiglieria da Montagna e, poi, del Battaglione Logistico della Taurinense a suon di sacrifici e di impegno economico e personale si sono conquistati una sede definitiva e prestigiosa. Nell’arco di diciotto mesi hanno, infatti, restaurato per la comunità cittadina l’antico municipio che negli ultimi due secoli e mezzo è stato cuore e testimone di tutto, dai moti liberali del 1821 alle dimostrazioni di gioia per la concessione dello Statuto albertino, sino alla festa popolare per la proclamazione della Repubblica Italiana, sessantuno anni fa.
Con oltre diecimila ore di lavoro volontario spese nell’arco di un anno e mezzo, le 260 penne nere rivolesi hanno conferito nuova vita all’edificio che ora ospita, su 250 metri quadrati di superficie utile ripartiti su due piani, la loro nuova sede. Una sede cui non manca nulla, dal salone d’onore per gli ospiti allo spazio per la squadra di Protezione Civile, mentre un’antica aquila in pietra veglia a lato della scala d’ingresso, accanto ai pennoni per le bandiere d’Italia e d’Europa.
A inaugurarla l’8 luglio, con gli alpini di Rivoli e con il presidente sezionale Giorgio Chiosso anche il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, il sindaco Guido Tallone, e tanti amici, dal comandante provinciale dei Carabinieri, col. Nardone, al comandante del 1º Reggimento di Manovra (REMA) di stanza a Rivoli, col. Impellizzeri, all’ispettore capo Sanna per la Polizia di Stato, alla rappresentanza della Brigata Alpina Taurinense.
Gli Alpini in armi hanno, tra il resto, impeccabilmente recitato la Preghiera dell’Alpino accompagnati dal coro ANA di Rivoli. E poi marinai (numerosissimi), volontari della Croce Verde e della protezione Civile e cittadini d’ogni età. Ed alpini, naturalmente. Ne è giunta una consistente delegazione dalla quasi omonima Rivoli Veronese, che vide la battaglia napoleonica del 14 gennaio 1797. Ben quattro le Sezioni ANA rappresentate ufficialmente: Torino, Imperia, Pinerolo e Susa. Il saluto del presidente nazionale Corrado Perona è stato recato dal consigliere nazionale Adriano Rocci che ha reciso il nastro inaugurale.
Adesso abbiamo raggiunto il nostro obiettivo , ha detto emozionato il capogruppo Felice Cumino, poco prima che il nastro venisse tagliato, abbiamo realizzato questa nostra casa che spalanca letteralmente le sue porte a tutti, in spirito di servizio, secondo quella che da ottantatre anni è la nostra tradizione in questa città . E per il futuro, quali programmi? , gli hanno chiesto durante la visita guidata ai locali restaurati. Beh, ma l’ANA non sta preparandosi a realizzare qualcosa di buono in Grecia?Noi non ci tireremo certo indietro!
Adriano Rocci
Un momento della cerimonia d’inaugurazione.
