Testa, mani e un grande cuore

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    Ho letto il tuo bel fondo del numero di settembre e mi chiedo anch’io, ma perché c’è tanta gente (come me, mio padre e tanti alpini ma anche parenti, amici, estimatori, suocere) a cui viene l’occhio lucido semplicemente quando si parla di alpini. Le guerre d’Italia non le han fatte solo gli alpini e ci son tanti altri italiani che fan volontariato… ma gli alpini. Per me gli alpini sono Dna, va bene, ho fatto 15 mesi col cappello orgogliosamente schiacciato sul cranio, va bene, ma per gli altri? Perché? Forse perché han conosciuto un alpino particolare a cui poi associano l’immagine e l’azione di altri, beh di alpini “particolari” ce ne son stati tanti e ce ne sono ancora. Forse perché siamo dei grandi comunicatori, parliamo coi fatti e col cuore, trasmettendo nobili pensieri. Forse perché tanti di noi, spolverano il cappello, escono di casa e si sentono ancora in servizio, senza nulla chiedere. Ma non tutti, io non mi sento affatto particolare e conosco tanti alpini ancora meno particolari.

    Marino Bazzoni

    Grazie caro amico. Leggendo la tua lettera mi ponevo di nuovo la domanda: ma perché la gente ama gli alpini? E proprio dalle tue riflessioni così appassionate e piene di sentimento mi veniva una risposta: perché gli alpini, hanno testa, hanno mani operose, ma soprattutto un grande cuore.