Sulle nostre orme

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    Hanno scelto con consapevolezza di partecipare ai campi Ana per i giovani dai 16 ai 25 anni. E si dichiarano entusiasti della scelta, che vorrebbero ripetere e che consiglieranno ai loro amici. Le voci dei ragazzi, che abbiamo raccolto all’undicesimo giorno di campo nella pausa pranzo di una intensa giornata al Centro Addestramento Alpino di Aosta, confermano che l’indirizzo dato all’iniziativa è quello giusto. Sono adolescenti, si stanno in gran parte affacciando alla maggiore età e, pur lasciando le porte aperte a varie esperienze, hanno le idee piuttosto chiare.

    «Colleziono da tempo oggettistica militare, dalla Prima guerra mondiale ad oggi – racconta Federico Pasqualin, 17 anni, famiglia veronese, ma nato e residente in Liguria, ad Arenzano – e poter entrare nelle Truppe Alpine è uno dei miei sogni. Attualmente frequento l’Istituto ad indirizzo turistico di Arenzano e ho pensato che impiegare così parte delle vacanze sarebbe stata una buona idea: in realtà è stata ottima, una bellissima esperienza».

    Conquistata dalla bellezza della Val Veny (dove i ragazzi hanno soggiornato in caserma), Azzurra Narzisi, 17 anni, piemontese di San Michele (Torino) ammette di aver seguito le orme di papà, alpino, che le ha proposto di partecipare al campo: «Mi sono trovata benissimo – sorride – ho vissuto giorni bellissimi con una squadra di ragazzi molto unita, senza alcuno screzio: ho fatto un sacco di esperienze interessanti, in gran parte per me inedite» (l’abbiamo vista con gli altri inerpicarsi, con timido ardimento, sulla parete di roccia del castello Duca degli Abruzzi sede del comando del Centro, ndr). «Truppe alpine? – medita – per ora non ci ho pensato, perché il mio obiettivo sarebbe diventare medico legale».

    «Sinceramente pensavo di trascorrere dieci giorni bighellonando come in un camping – ammette candidamente Andrea Della Bella, 17 anni, di Brescia, che studia come tecnico grafico – invece mi sono trovato immerso in una realtà coinvolgente, senza tempo da buttar via, molto al di là di ogni mia aspettativa». Sei arrivato qui sulla spinta di un papà alpino? «No – ci dice – ho visto un post su Facebook e mi sono incuriosito: ho fatto bene».

    «Sono la più vecchia del gruppo – si schermisce una dolcissima Ilaria Godio, 23 anni, della Valsesia (Vercelli) – e sono in vista della laurea in biologia. La natura e la montagna mi appassionano da sempre e non nascondo che mi piacerebbe un’esperienza nelle Truppe Alpine, per approdare poi però nella Forestale. Il campo? Organizzato benissimo, molto meglio del previsto: mi sono piaciute in particolare le giornate dedicate alla Protezione Civile, ma il massimo è stata la ferrata sul massiccio del Bianco».

    Pietro Saffirio, 19 anni, da Prunetto (Cuneo), neo maturato elettrotecnico all’Itis, ha un rammarico: quello di non essere per ora riuscito ad entrare negli alpini. «Ci ho già provato – racconta – ma un piccolo problema ad un orecchio mi ha fermato alla visita medica: ritenterò, sperando che questa eccellente esperienza con l’Ana mi possa aiutare. Nel frattempo mi sono iscritto a Scienze della gestione alimentare, a Parma, altro mio pallino».

    Con Samuel Dolcini, 18 anni, di Provaglio Val Sabbia (Brescia), nonno alpino, giochiamo facile: lui ha già fatto un’esperienza due anni fa col Campo scuola organizzato al rifugio Campèi dé sìma della Sezione di Salò, dove è tornato l’anno dopo come capo squadra. «Quest’anno Poinelli, Presidente della Sezione, mi ha parlato di questa possibilità ed eccomi qua, molto soddisfatto dell’esperienza, sia per la varietà delle attività, sia per la qualità degli istruttori».

    La pausa pranzo è finita, i ragazzi si avviano in fila, sorridenti e rilassati, marciare non serve: vanno in aula magna, all’incontro con un ufficiale del Comando Truppe Alpine, che illustrerà le possibilità di ingresso e di carriera nelle Forze Armate. Li seguo, senza fretta: mi fermo a guardare le ultime quattro finestre in alto a sinistra, al secondo piano. Sono passati davvero 43 anni da quando ci ho dormito per cinque mesi come allievo del 91º Corso Auc? Va beh: torno in aula coi ragazzi e me li figuro sulle nostre orme. Va bene così.

    Massimo Cortesi