Spirito alpino

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    Prima di tutto voglio esprimere i migliori complimenti per come ha impostato il nostro giornale per i servizi che racconta con dovizia e precisione. Sono nato a Genova nel lontano 1954 sono un artigliere con la penna, ho fatto la naja nel 1976 a Trento, proprio nella caserma Pizzolato, proprio nel momento che da artiglieria pesante campale, c’è stata la trasformazione in artiglieria da montagna passando nelle Truppe Alpine. Devo ammettere che in un primo momento non ero affatto contento di essere spedito da Genova a Trento con una divisa grigioverde, che mi stava abbondantemente fuori taglia, ma col tempo mi sono accorto che la vita di quel militare aveva dei risvolti positivi, tanto è vero che alla fine mi sono congedato con il grado di sergente. Finita la naja e ritornato a Genova dopo un paio di anni in letargo, un amico mi disse: “Ti piace cantare?” E io gli risposi “Certo, in caserma cantavo spesso”, “Se vuoi puoi provare a cantare nel coro degli alpini”. E così feci, nel 1982 entrai nel coro Soreghina dell’Ana di Genova e il direttore Mirco Sartorio mi mise subito fra i tenori secondi, però dopo un breve periodo mi passò fra i tenori primi. Concerto dopo concerto e Adunate dopo Adunate ho cantato per 20 anni prendendo sempre più la convinzione che essere alpino era una gioia immensa. Dopo un periodo di pausa dovuta al lavoro, durata 10 anni, sono rientrato nel Soreghina e per me è stato bellissimo essere accolto da vecchi coristi che già conoscevo e da altri nuovi. Ora, dopo 3 anni, sono diventato il presidente di questo meraviglioso coro e anche quest’anno andremo all’Adunata di Udine dove ci assegneranno un posto per esibirci. Volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno accolto dopo tanti anni, è vero la voce è un po’ calata e gli anni hanno fatto la loro parte, ma gli alpini sanno tenere salda un’amicizia e ti sanno accompagnare nel cammino di una vita che a volte ti presenta il conto da pagare. Il nostro coro ha partecipato a varie manifestazioni sia locali che nazionali, siamo stati anche in Russia a Rossosch, abbiamo inciso anche due cd siamo un gruppo di amici, dove la parola Amico comincia con la maiuscola. Voglio qui ringraziare il Consiglio direttivo, Michele, Claudio, Ettore e Marino. Senza tralasciare il nuovo maestro Giancarlo Oliveri. Ringrazio anche il presidente della Sezione di Genova Stefano Pansini. Grazie per avermi ascoltato e spero che il mio racconto possa essere pubblicato sul nostro giornale, le faccio tanti complimenti e le auguro buon lavoro.

    Renato Agostino Callà, Coro Soreghina di Genova

    Grazie a te, caro Renato Agostino. Nelle tue parole, oltre al gradito apprezzamento per il nostro giornale, c’è tutta la bellezza della famiglia alpina. Qui l’impegno si estrinseca nel portare avanti e diffondere le nostre belle canzoni: una delle espressioni sentimentalmente più apprezzate del semplice quanto immenso patrimonio culturale con la penna nera. E l’impegno si traduce anche (ma soprattutto) in una bella storia di amicizia, che passa attraverso i decenni e si trasmette di generazione in generazione, nel più semplice e puro spirito alpino.