Sotto il cappello alpino

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    È con orgoglio che voglio portare alla sua attenzione e a quella dei lettori la collaborazione tra il Comune di Schio e gli alpini. Nel mese di ottobre a Schio, a palazzo Fogazzaro, è stata allestita la mostra, dal titolo “Gli Alpini nella Grande Guerra”, con un percorso guidato, illustrato da una serie di pannelli riguardanti le zone di guerra e le montagne dove gli alpini hanno combattuto.

     

    Sono stati esposti, inoltre, reperti e cimeli d’epoca, con l’obiettivo di far comprendere ai visitatori le condizioni di vita dei soldati in trincea, di cosa e come vivevano, come combattevano e di quali equipaggiamenti erano forniti. In qualità di assessore alle Politiche Giovanili ho fortemente voluto questa esposizione per far conoscere, non solo a tutta la cittadinanza, ma soprattutto agli studenti ed ai giovani, le vicende storiche che sono accadute cent’anni fa tra le nostre montagne dell’alto vicentino. Tutto questo è stato realizzato grazie al lavoro, alla collaborazione e all’impegno di numerose persone. In primo luogo desidero ringraziare il gen. B. Stefano Basset, direttore del Museo Nazionale Storico degli Alpini, e i suoi collaboratori per l’allestimento e la cura della mostra; il gen. C.A. Federico Bonato, comandante delle Truppe Alpine, per aver concesso l’autorizzazione al museo e al 2º Genio guastatori di partecipare all’inaugurazione della mostra; il colonnello Musti, comandante del 2º Genio guastatori, per aver messo a disposizione il punto informativo della caserma; il capitano Boschian Bailo e la sua squadra per l’attenta e scrupolosa presentazione del reggimento e delle svariate attività che esso compie in ambito nazionale ed internazionale. Oltre ai ringraziamenti ai militari in servizio, vanno il mio profondo riconoscimento e la mia gratitudine ai numerosi volontari dei Gruppi della Val Leogra, Sezione di Vicenza, coordinati dal commissario Dalla Vecchia e dal Capogruppo di Schio Mercante, che, con la loro disponibilità e il loro impegno, fornendo il servizio di sorveglianza e il servizio di guida agli studenti in visita alla mostra, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. È importante e confortante sapere che vi è questa sinergia tra chi è alpino in servizio e chi lo era, ma che in realtà non ha mai smesso di esserlo. Gli alpini rappresentano i custodi della storia della nostra terra, della sua tradizione e dei suoi valori. Volevo far conoscere ai nostri giovani la storia della Grande Guerra, così che capissero quale tragedia fu, perché nell’attuale periodo di crisi e incertezze non dimentichino il sacrificio dei loro coetanei che cento anni fa combatterono per un’Italia libera, sacrificando la loro vita. Sono sicura, però, di aver fatto di più: aver mostrato loro le persone magnifiche che si celano sotto il cappello alpino.

    Barbara Corzato, assessore alle Politiche Giovanili di Schio

    Sono io, gentile assessore, a ringraziare lei a nome di tutta l’Ana. Gli alpini sono sempre disponibili a rivisitare la loro storia, ma questo tante volte diventa difficile se chi ha responsabilità amministrative non ha la stessa sensibilità, condividendo i progetti. L’esperienza di Schio racconta, comunque, non solo una riuscita manifestazione, ma anche un esempio ragguardevole di sinergia pedagogica verso le nuove generazioni.