Soldati della montagna, uniti per la pace

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    Stowe, nel Vermont, il XX Congresso della federazione IFMS. L’ANA era rappresentata dal consigliere nazionale Dante Soravito De Franceschi Assegnato all’ex presidente della Comissione ANA Gian Carlo Romoli il Diploma di Merito .

    Si è svolto a Stowe, nel Vermont, Stati Uniti, dal 7 al 10 settembre scorsi, il congresso della Federazione Internazionale dei Soldati della Montagna (IFMS), federazione che raccoglie associazioni dei soldati di montagna di Francia, Germania, Italia, Polonia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e, in qualità di osservatori, austriaci. Per l’ANA era presente il consigliere nazionale Dante Soravito De Franceschi, che ha raggiunto Stowe dopo 26 ore di volo.

    I delegati sono stati ospitati in un grazioso edificio stile tirolese di proprietà della famiglia del barone von Trapp, emigrata dalla Germania negli Stati Uniti nel 1938, in pieno regime nazista. La mattina di giovedì, entrando nella sala dello chalet per la colazione, Soravito De Franceschi ha arruolato sul posto come alfiere un alpino della sezione di Lecco, Umberto Dubini, venuto in America a trovare degli amici i quali lo avevano informato di portare il cappello alpino perché avrebbero partecipato ad un congresso di soldati di montagna. Il primo momento ufficiale del congresso avviene sul prato della tenuta, un’ora dopo.

    Le delegazioni sono schierate, in ordine alfabetico, con le rispettive bandiere. Il presidente della 10ª Divisione statunitense, John Duffy, saluta e ringrazia le delegazioni che pur di essere presenti a questo importante appuntamento hanno dovuto viaggiare per molte ore. Purtroppo, come spiega subito dopo il segretario della delegazione ospitante, Bert Anger, a causa del disastroso uragano Katrina molti personaggi importanti sia politici che militari, non potevano essere presenti perché impegnati nelle operazioni di salvataggio ed assistenza alle popolazioni duramente colpite.

    Il segretario generale degli IFMS, Hans Peter Walker, ha ringraziato gli intervenuti e chiesto un breve raccoglimento in memoria delle vittime dell’uragano, associandole al ricordo dei Caduti. Subito dopo una decina di ragazzi della Norwich University in divisa, hanno seguito una dimostrazione di bravura ed evoluzioni con il fucile in loro dotazione. Alle 10 sono iniziati i lavori veri e propri, con i delegati riuniti nella sala Mozart della villetta. All’ordine del giorno, i programmi e le finalità dell’IFMS. Il segretario generale, Hans Peter Walker terminerà l’anno prossimo il suo mandato: ha chiesto di pensare già al suo sostituto, o ai suoi sostituti: potrebbero essere due co segretari, in modo da garantire la loro presenza alle diverse manifestazioni che si svolgono nel corso dell’anno.

    È stato quindi deciso che la Svizzera organizzerà, nel prossimo mese di marzo, i campionati di sci a squadre (4 atleti); per l’occasione è stato deciso di ripristinare il premio IFMS, da assegnare alla squadra vincitrice. Il Congresso ha anche deliberato un programma dei prossimi appuntamenti federativi: gli svizzeri organizzeranno il Congresso per il 2006 a Spiez, dal 20 al 24 settembre ed i polacchi per il 2007, in data e località ancora da definire; per quanto riguarda la Giornata degli IFMS, sarà organizzata dai francesi nel 2006 dal 14 al 16 giugno, a Chamonix, e dagli sloveni nel luglio 2007, nella zona di Bled. Un modo per divulgare informazioni su questi avvenimenti potrebbe essere quello di stampare un giornale: su proposta del delegato italiano Soravito, è stato deciso che questo compito spetterà alla federazione che ospiterà gli eventi. La giornata di venerdì è stata celebrativa.

    Ai piedi della montagna Mansfield, ciascun delegato ha deposto una corona con i colori della propria nazione al Big Guy , la statua in granito bianco del soldato di montagna, monumento ai caduti della 10ª divisione, che è quella dei soldati di montagna statunitensi. Mac MacKenzie ha ricordato gli scopi di fratellanza e di memoria dei Caduti, di custodi della pace, che si sono assunti le associazioni dei soldati di montagna. Al termine della cerimonia, una cornamusa suonata da James E. MacKenzie, figlio di Mac, ha suonato un lamento: Montagne coperte dalla foschia . Poi i delegati si sono trasferiti a Jericho, presso la 102ª fanteria di montagna della Guardia Nazionale del Vermont, sede della scuola militare delle truppe di montagna.

    Gli o­nori di casa sono stati fatti dal comandante della scuola, il ten. col. Mattheu Fitzgerald (era presente al congresso di Luino), il quale, dopo aver offerto un delizioso rancio, ha intrattenuto i congressisti sulla operatività della scuola, dove arrivano, ogni anno, fino a circa 750 militari di ogni specialità e grado e forze di pubblica utilità. Al termine veniamo portati non lontano dall’hangar dove è stata fatta la presentazione, alla base di una palestra di roccia artificiale, fatta a gradoni che d’inverno viene coperta di ghiaccio fino a raggiungere lo spessore di 50 centimetri, per assistere ad una esercitazione effettuata da una rappresentanza di soldati americani, svizzeri e tedeschi. Con nostra sorpresa, inoltre, abbiamo trovato una delegazione di militari argentini.

    Sabato mattina, tutti riuniti nella sala Mozart per la ripresa del Congresso, presenti tutti i delegati, osservatori ed amici. Dopo il saluto allo stendardo degli IFMS, simbolo di tutte le bandiere dei Paesi associati, il ringraziamento a tutti i convenuti e dopo la lettura della relazione morale e finanziaria da parte del segretario generale Hans Peter Walker, viene data la parola ai delegati, rappresentanti della propria associazione, i quali, tra l’altro, espongono le varie attività svolte durante l’anno passato. Il tema era: Conservazione della storia delle Truppe di Montagna.

    Tutte le Associazioni si sono prodigate nei rispettivi paesi a divulgare la storia di questi meravigliosi soldati e le affinità degli IFMS, oltre che nelle varie manifestazioni e sui giornali associativi, anche nelle scuole dove i ragazzi con molta attenzione ed interesse seguivano i relatori ponendo loro, alla fine, molti quesiti. Verso la fine dell’assemblea Hans Peter Walker annuncia che, come tradizione, sarà assegnato il Certificato di Merito dell’IFMS, o­norificenza che viene assegnata a chi si è distinto nell’impegno della conservazione dei valori di cameratismo fra i soldati di montagna e a difesa della pace. Il riconoscimento viene assegnato al nostro Gian Carlo Romoli, già presidente della Commissione ANA per l’IFMS.

    Il riconoscimento, sotto scroscianti applausi, verrà ritirato da Soravito De Franceschi alla cena di gala, a conclusione del Congresso, e sarà consegnato a Romoli dal nostro presidente nazionale nel corso della riunione dei presidenti di Sezione, a Milano. È il momento dei saluti, con i delegati soddisfatti dei lavori. La convinzione generale è che il tempo affratella i soldati di montagna, i tempi difficili li temprano, li rendono sempre più forti nei loro valori. È stato anche il momento dei ringraziamenti. Vanno in particolare alla studentessa universitaria Mary Elizabeth Nora, che per la delegazione italiana ha svolto le funzioni di interprete, dando un prezioso contributo alla buona riuscita dei lavori. L’arrivederci è per Spiez in Svizzera per il XXI Congresso degli IFMS.