San Marino: storica visita ufficiale di una delegazione dell’ANA

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    La Repubblica di San Marino, arroccata sulle pendici imbiancate del monte Titano, ha  visto, per la prima volta nella sua lunga e gloriosa storia, giovedì 11 marzo, una pacifica invasione di Alpini sciamare per le sue stradine medievali ricche di una bellezza suggestiva e di un rassicurante senso di tranquillità che difficilmente si avverte quando dalle spiagge della costiera romagnola una marea di turisti invade ogni angolo di quella terra antica. 

    I pochi giapponesi che sostavano ammirati sulla grande piazza antistante al Palazzo dei Capitani hanno scattato, com’è loro abitudine, una quantità di foto, soprattutto ai cappelli alpini, inconsapevoli di avere fatto uno scoop, immortalando i vertici dell’A.N.A. lì presenti per la prima visita ufficiale.Le vicende storiche hanno reso i Sanmarinesi gelosi e allo stesso tempo fieri del patrimonio più importante di un popolo: la libertà. Sono riusciti a conservare la loro indipendenza e la fedeltà agli antichi Statuti attraverso vicende che hanno sconvolto non solo gli equilibri politici italiani, ma anche europei e mondiali, escludendo dalla vita di quel lembo di terra ungari, imperatori, papi, Napoleone e perfino Hitler. Un miracolo di saggezza e di abilità diplomatica. Il loro governo esce dagli schemi di qualsiasi dottrina dello stato elaborata nel corso dei secoli dalle menti illuminate della cultura europea. Il Congresso di Stato, un tempo arengo, composto di otto membri e il Consiglio Grande Generale, che tiene le sue sedute nella bella sala restaurata da Gae Aulenti, trovano sintesipolitica nei due eccellentissimi Capitani.Valeria Ciavatta e Giovanni Lonfernini, attualmente in carica, due giovani compresi del loro ruolo, ma allo stesso tempo pragmatici e scevri da ogni ostentazione di comportamenti riconducibili all’esercizio del potere, hanno ricevuto, in forma solenne, nella sala del congresso, la delegazione A.N.A. guidata dal presidente Giuseppe Parazzini. Cerimonia essenziale nella semplicità del protocollo, con l’annuncio dei Reggenti da parte del segretario per gli affari esteri, Fabio Berardi, lettura degli indirizzi di saluto, scambio di doni. Perché l’A.N.A. era in visita di Stato, con le massime autorità, presidente, direttore generale Luigi Marca, segretario nazionale Silverio Vecchio, consiglieri nazionali Giorgio Sonzogni, Vittorio Brunello e Roberto Formaggioni, oltre al presidente della sezione di Parma Maurizio Astorri con un folto seguito di collaboratori come il ten. gen. Giuliano Ferrari, il principe Diofebo Meli Lupi di Soragna e tanti altri di cui il negligente cronista non ha segnato i nomi. L’anno prossimo Parma avrà finalmente la sua Adunata nazionale e vuole fare le cose alla grande, coinvolgendo le istituzioni, la Regione, la Provincia e anche quella splendida realtà, inglobata nella terra romagnola, che è la Repubblica di San Marino. I Capitani nel loro indirizzo di saluto, tra le pieghe del linguaggio ufficiale, hanno fatto intendere che guardano con interesse e simpatia al lavoro di volontariato che gli alpini svolgono in Italia e all’estero. Qualche iniziativa che coinvolgesse il loro Stato, la loro Guardia, la Milizia, la banda, i cori e le istituzioni culturali sarebbe vista con favore. Il principe di Soragna, ufficiale alpino parmense, in omaggio ai rapporti privilegiati della sua casata gemellata , per chissà quali intrighi della storia, con una delle tre torri simbolo della Repubblica e il consigliere Formaggioni sono stati nominati sul campo ambasciatori A.N.A. e accreditati con mandato speciale: Adunata 2005. Visita di cortesia quindi ma anche di condivisione di obiettivi, programmi e soprattutto riconoscimento che alla base dell’incontro c’è un denominatore comune: l’amore per la propria terra, la libertà, l’indipendenza, l’attaccamento alle tradizioni e la semplicità genuina nei rapporti umani. Valori che restano nel tempo, come testimonia la lunga storia della Repubblica di San Marino. (v.b.)

     

     

    La delegazione ANA che per la prima volta ha fatto visita ufficiale alla millenaria Repubblica di San Marino. (foto MW Giardi)