Ho appena finito di pranzare e mi accingo a leggere il numero di giugno del nostro mensile appena prelevato dalla cassetta postale. La prima lettura è sempre riservata alla pagina dell’editoriale di don Bruno. Già il titolo “Risvegliare la speranza”, incuriosisce, mi immergo nella lettura con molta attenzione e predisposizione, come sempre il suo articolo è un concentrato di saggezza e umiltà. Penso che dovrebbe essere pubblicato in prima pagina da tutti i quotidiani italiani, piccole o grandi testate di ogni credo politico e religioso, affinché la marea dei nostri giornalisti soloni si faccia una profonda riflessione e riflettano anche i lettori. Grazie don Bruno.
Andreino Valle, Gruppo Cenate Sopra, Sezione Bergamo
Caro Adriano, grazie del tuo apprezzamento, che mi fa piacere ovviamente. Non sempre quando si fa un giornale è possibile accontentare tutti. E questo ci sta, perché intercettare le diverse sensibilità di centinaia di migliaia di lettori è impresa ciclopica. Quello che mi fa piacere del tuo scritto è però lo spirito buono di corpo che c’è nelle righe che scrivi. Il tuo desiderio di far girare il nostro sentire a tutte le realtà intorno nasconde un orgoglio di appartenenza che dice, più di tanti proclami, cosa sia lo spirito di corpo che ci dovrebbe caratterizzare.