Il nostro nonno

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    È il 17 settembre 1915 quando giunge al Comune di Selva Bellunese, (ora Selva di Cadore) la triste notizia che il sergente maggiore, Angelo Lorenzini, classe 1886, risulta irreperibile dopo un recente combattimento sull’Altipiano di Asiago. Il termine irreperibile mi suona male. Mia sorella, in visita al sacrario di Asiago, cerca, in ordine alfabetico, il cognome Lorenzini e si emoziona scoprendo il nominativo del nonno, tumulato con il grado di sergente e non disperso. Inizia allora una ricerca atta ad escludere un possibile caso di omonimia considerato che l’inumato risulta provenire dal cimitero di Gallio, cimitero che ospitava i Caduti della battaglia dell’Ortigara del 1917. La testardaggine del sottoscritto non si ferma. Anzi, coinvolgo l’Archivio di Stato di Belluno, (foglio matricolare), trovo documenti riguardanti il 1915 e la zona dei combattimenti, consulto materiale anche di provenienza austriaca. In particolare i risultati portano ad approfondire la ricerca su uno scontro d’armi del 25 agosto del 1915 avvenuto nei pressi di Fortin Basson. Noto che è proprio dal mese di agosto che si interrompe la corrispondenza del Caduto con la famiglia. Il ministero della Difesa, Commissariato Generale Onoranze ai Caduti risponde che per il Caduto Lorenzini Angelo, nulla è possibile aggiungere, perché risultante disperso dal 25 agosto 1915 durante il combattimento sull’Altipiano di Asiago. Perdo così, temporaneamente, la speranza nella ricerca. Nel 2017 con la documentazione in mano incontro una signora anziana e do loro libero sfogo alla mia delusione. La signora si emoziona molto alla mia spiegazione, sentendo nominare Fortin Basson, luogo dove suo padre, proprio in quel combattimento, fu ferito e fatto prigioniero dagli austriaci. Sull’argomento mi riferisce che è in possesso di un libro Pagine eroiche del ten. gen. Oro, uscito nel 1923, riportante l’elenco nominativo dei combattenti nel fatto d’armi in questione. Altra delusione, il nominativo del nonno risulta elencato nel libro, ma non coincidono né il grado, né la data di nascita. Ma per fortuna, dalla consultazione sullo svolgimento del combattimento risulta che il capitano Balocco, muore e gli subentra al comando il tenente Caronna, che delega a sostituirlo nel plotone il sergente maggiore Lorenzi che cade da valoroso. Scorro l’elenco dei Caduti dove è ben presente Angelo Lorenzini, questa volta anche con il giusto grado. Ora il loculo n. 6732, nel Sacrario di Asiago, riporta correttamente il nome – sergente maggiore Lorenzini Angelo – nostro nonno.

    Corrado Chierzi

    L’ostinazione non sempre è figlia della testardaggine. Qualche volta, come nel tuo caso, sono le radici del cuore che portano a non mollare la ricerca. E siamo tutti felici che possiate finalmente sapere che il vostro “tesoro” riposa in pace, avendo ricevuto la dignità di una giusta sepoltura.