Ritorno all'Ortigara

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    La vera assemblea degli alpini è qui, all’Ortigara. Qui ci siamo noi e qui ci sono i nostri Caduti . Con questa semplice frase il nostro presidente nazionale Corrado Perona ha racchiuso gli 85 anni della storia dell’Associazione Nazionale Alpini. Nel settembre del 1920 gli alpini che avevano fondato l’Associazione si diedero appuntamento proprio sull’Ortigara per la loro prima Assemblea. I reduci che avevano combattuto nella Grande Guerra, non trovarono un luogo più simbolico per ricordare il sacrificio delle centinaia di migliaia di Caduti nei terribili anni trascorsi dal 24 maggio del 1915 al 4 Novembre di tre anni dopo. Il tempo della prima Assemblea vedeva l’Italia percorsa da lotte politiche e crisi sociali, con i reduci messi in disparte, colpevoli di aver combattuto e conseguito una vittoria mutilata . Il Tricolore che sventolava nella Galleria di piazza Duomo a Milano, alla finestra della sede provvisoria della neonata Associazione Alpini, mentre agitatori minacciavano sommosse e l’ordine pubblico era precario, era l’unica Bandiera che testimoniasse il dovere compiuto e l’attaccamento ai valori che avevano contribuito a costruire l’Italia. I nostri Padri seppero restare fedeli a questi valori.

    All’alba del nuovo secolo, in un’Europa delle Patrie che spontaneamente hanno rinunciato a una parte delle propria sovranità per delegarla a una Patria più grande, i tempi non sono meno facili di allora, anche se la società è molto cambiata e ha perso per strada tanti valori. Eppure l’ANA ha saputo, pur trasformandosi, restare legata alle sue radici, è stata capace di aprirsi alla società tanto da essere parte di quella protezione civile indispensabile nell’emergenza ma soprattutto di essere protezione morale nella vita quotidiana del Paese, conservando i suoi valori e la capacità di esprimerli nello spirito di servizio.

    Per questo, proprio sull’Ortigara, il presidente Perona ha voluto ritornare idealmente alle origini, ricordarne lo spirito e il sacrificio dei Caduti. Ha parlato ai veci , ma si è rivolto soprattutto ai giovani, a quelli che prestavano servizio nel picchetto che rendeva gli onori e a quelli in congedo; e ha detto delle grandi potenzialità che ha l’Associazione, che non è mai stata così forte, che deve ridisegnare il proprio futuro nello scenario che cambia. Questo spirito è stato ben compreso e condiviso, giacché nonostante la giornata si annunciasse proibitiva mai come quest’anno ci sono stati tanti alpini al pellegrinaggio dell’Ortigara. Ma gli alpini non hanno paura , dice un bellissimo canto alpino. Non hanno paura, e sono capaci di rimettersi lo zaino in spalla e continuare la marcia, guardando in alto.