Cima Vallona, 25 giugno 1967. Quattro militari, Armando Piva, Francesco Gentile, Mario Di Lecce e Olivo Dordi cadono vittime di un vile attentato organizzato da terroristi sudtirolesi. Tra questi Ehrard Hartung, condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Firenze nel 1970. Ora si candida ad un incarico pubblico nella cittadina di Meerbusch in Germania. La notizia ha provocato sdegno in molti ed è a dir poco vergognoso che un fatto del genere passi nel silenzio quasi totale dei media. Finché ci sarà un alpino il ricordo dei Caduti di Cima Vallona non svanirà.
Valentino Ribol Moro Padola (BL)
La notizia è clamorosa, quindi non se ne parla. La stampa non perde occasione per dimostrare a quale livello di disinformazione siamo arrivati. Di alcuni personaggi sappiamo tutto, sono sempre sotto i riflettori, osannati o derisi poco importa: siamo felici e contenti. Che un criminale condannato con sentenza definitiva sia libero e diventi pure un personaggio pubblico non interessa a nessuno. Quei quattro militari, tutti giovani, saltati per aria nel compimento del dovere, che riposino in pace! No, non va bene così. È un segno di decadenza morale senza limiti. Noi alpini li onoreremo sempre, ma non basta. Dobbiamo far capire a chi ha il dovere potere di agire che questo silenzio ci indigna e non paga.
Pubblicato sul numero di maggio 2010 de L’Alpino.