Ricordo di un’esperienza

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    Caro direttore, ho prestato servizio a Bergamo tra il 2020 e il 2021 presso la struttura del Gimca ospedale Covid per diversi turni nella squadra antincendio. Non voglio dilungarmi circa le meravigliose persone, uomini e donne, con cui ho condiviso collaborazione e spirito di Corpo. Non serve che io ripeta ciò che tutti sanno, ovvero che gli alpini hanno una marcia in più. Senza nulla togliere agli altri, beninteso. Ora, non ho avuto il privilegio di mio padre, capitano degli alpini, né di mio nonno, tiroler Kaiserjäger. Ero un artigliere ma con gli alpini mi sento in famiglia. Veniamo al dunque. Alpini e Kaiserjäger hanno da sempre in comune – oltre che le montagne e tante qualità uniche – una particolare tradizione: le spille appuntate sul cappello. Io ne conservo alcune di mio nonno, i cosiddetti kappenabzeichen. Per me i distintivi delle truppe da montagna sono diventati una passione. Hanno una caratteristica: sono soprattutto dei ricordi, mai una decorazione al merito. Ebbene, ho elaborato un modesto bozzetto di una spilla commemorativa da proporre alla nostra Associazione, in ricordo dell’impegno alpino a Bergamo. Sia chiaro che è solo un’idea, una proposta. Potrebbe essere un’occasione di raccolta fondi ai fini associativi o di beneficenza. Io – nec spe nec metu – invio a lei il disegno, che da questo momento non è più mio, ma degli alpini.

    Renato Braga, Gruppo di Vezzano sul Crostolo, Sezione di Reggio Emilia

    Caro Renato, premesso che l’Ana ha già provveduto a produrre una spilletta in ricordo dell’impegno di Bergamo, voglio ringraziarti per la passione di cuore che hai voluto mettere in questo tuo progetto.