Riconoscenza agli alpini

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    Il 1º aprile la Sezione di Salò, ha avuto l’onore di ospitare la terza edizione della Giornata regionale della riconoscenza per la solidarietà e il sacrificio degli alpini. Infatti, la Regione Lombardia con legge regionale 30 settembre 2020, n. 19, riconosce la solidarietà e il sacrificio degli alpini al fine di promuovere le numerose attività di aiuto, di supporto e di volontariato che da sempre ne caratterizzano l’operato e per diffonderne i valori storici, sociali e culturali, soprattutto tra le generazioni più giovani.

    È stata così istituita la “Giornata regionale della riconoscenza per la solidarietà e il sacrificio degli alpini”, da celebrarsi il 2 aprile di ogni anno, in ricordo del giorno in cui nel 2020, mentre infuriava la pandemia, veniva benedetto l’Ospedale da campo allestito, in tempi da record, a Bergamo dall’Associazione Nazionale Alpini per l’emergenza epidemiologica causata dal virus Covid-19. Erano veramente tanti gli alpini che hanno sfilato sul lungolago di Salò, accompagnati anche da tanti sindaci con i gonfaloni dei Comuni della Valle Sabbia e della Riviera bresciana del Garda. Presente il Labaro scortato dal vicepresidente Lino Rizzi e dal colonnello Massimiliano Cigolini, comandante del 5º Alpini.

    A far corona al Labaro, il vicepresidente Gian Mario Gervasoni, i consiglieri nazionali lombardi e quasi tutti i vessilli delle Sezioni di lombarde con i loro presidenti. Con il gonfalone di Regione Lombardia erano presenti numerosi assessori e consiglieri regionali. Dopo l’alzabandiera in Piazza della Vittoria e la deposizione della corona al monumento dei Caduti, monumento realizzato dal salodiano Angelo Zanelli che scolpì il grande fregio che tutt’ora orna la tomba del Milite Ignoto in Roma, il presidente della Sezione di Salò Sergio Poinelli ha letto la Preghiera dell’Alpino a ricordo di tutti i Caduti e di quanti sono “andati avanti” a causa del Covid. Il tutto scandito dalle note intense e marziali della fanfara alpina Val Chiese. A seguire presso la sala del Cinema Cristall, il concerto del coro Alte Cime della Sezione di Brescia, inframezzato dal saluto delle autorità: il sindaco di Salò Gian Pietro Cipani, il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono, il col. Cigolini che ha portato il saluto del gen. Ignazio Gamba, comandante delle Truppe Alpine, don Leonardo Farina, in rappresentanza del vescovo di Brescia, il vicepresidente Ana Rizzi che ha portato il saluto del presidente nazionale Sebastiano Favero, in quei giorni in terra d’Africa.

    Particolarmente intenso l’intervento del vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare Guido Bertolaso che ha manifestato il suo amore per le tradizioni alpine e per il grande apporto fornito dall’Ana alla società, specie in tempo di pandemia. A conclusione l’alpino D’Acunto ha trattato il tema: “Le Truppe Alpine e l’Ana come presenza viva e radicata sul territorio”. È stata una giornata intensa, a tratti commovente, all’insegna di una nobile semplicità che ha toccato il cuore di tutti.

    Concorso nelle scuole promosso dalla Lombardia

    Il plesso di Marone dell’Istituto comprensivo “Luigi Einaudi” di Sale Marasino e l’Istituto comprensivo di Concesio, entrambi bresciani, sono i vincitori del concorso bandito dal Consiglio regionale della Lombardia con la legge regionale 19/2020 sulla “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli alpini”. I premi sono stati consegnati nell’auditorium Gaber di Palazzo Pirelli dal presidente del Consiglio regionale Federico Romani, dal vicepresidente dell’Associazione Nazionale Alpini Lino Rizzi e dai consiglieri regionali Giovanni Malanchini e Floriano Massardi. «Attraverso i lavori delle ragazze e dei ragazzi lombardi, vogliamo dedicare un pensiero speciale agli alpini – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Federico Romani. Gli alpini sono un esempio di coraggio, dedizione e spirito di sacrificio che va al di là del loro ruolo istituzionale.

    I valori degli alpini sono un patrimonio culturale e morale di inestimabile valore per la società e sono particolarmente importanti per i giovani, che hanno bisogno di punti di riferimento solidi e autentici». Il plesso di Marone dell’Istituto comprensivo “Luigi Einaudi” ha vinto il primo premio di gruppo con il video “Un passo dopo l’altro. Fotogrammi della campagna di Russia” che racconta, come dice la motivazione, “con esattezza storica e forza emotiva il sacrificio degli alpini nella campagna di Russia”. Il premio è stato assegnato alla classe 3ª D. Il primo premio individuale è andato, invece, a Pietro Mainardi, sul palco insieme al nonno, alpino della Sezione di Brescia, dell’Istituto comprensivo di Concesio per “Il sogno della montagna” che costruisce “tra realismo e sogno il racconto della vita di un giovane alpino dopo la disfatta di Caporetto”. Tra le menzioni speciali “fuori concorso” l’Istituto comprensivo bresciano “Giacomo Leopardi” di Castel Mella per “Gli alpini, le gesta, la fratellanza, la solidarietà”, un libro illustrato dai ragazzi che racconta “la storia degli alpini dalla fondazione del Corpo ai giorni nostri”.

    Altre menzioni sono andate alle classi dei “Percorsi disabili” della Fondazione Mazzini di Cinisello Balsamo (Milano) per il video “Il capello alpino simbolo nel mondo”; alla Fondazione Educatori del Terzo Millennio di Melegnano (Milano) per il video “Il Corpo degli alpini da 150 anni custode della memoria, esempio di solidarietà”, “un’inedita collaborazione tra studenti delle primarie e del liceo per raccontare la storia del Corpo degli alpini” anche attraverso le loro canzoni e una terza all’Istituto comprensivo “Gerolamo Cardano” di Milano per un’originale intervista. Tra gli studenti universitari il primo premio è andato a Simone Girardi dell’Università Statale di Milano per la tesi di laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione “Lettera dalla steppa: storia di coloro che non tornarono – La campagna di Russia (1941/1943) nelle memorie degli italiani sul fronte del Don”.

    Al secondo posto Luca Salerno del Politecnico di Milano per la ricerca storica compilativa “Sacrificio, solidarietà e missione alpina Nikolajewka e il dopoguerra”, un elaborato che “sintetizza in modo suggestivo la storia della battaglia di Nikolajewka attraverso la letteratura e le memorie sedimentatesi nel dopoguerra”. I giovani vincitori parteciperanno ad un viaggio di istruzione di due giorni in luoghi significativi della storia degli alpini, tra cui il Museo Storico Nazionale degli Alpini di Trento, mentre a tutti sono stati consegnati diploma, medaglie delle province e riproduzione di Palazzo Pirelli. Al concorso hanno partecipato 354 studenti di 18 scuole secondarie (13 di I grado e 5 di II grado) appartenenti a quattordici Istituti scolastici, tra cui anche i bresciani “Oscar di Prata” di Trenzano e Comprensivo “Polo Est” di Lumezzane.