Retaggio alpino

    0
    68

    Pinerolo aveva una lunga tradizione militare, gli alpini erano di casa con il battaglione Pinerolo. Dopo la Prima guerra mondiale alcuni reduci ripresero a vivere sulle loro montagne, altri si fermarono in città dove la nascente industria garantiva maggior sicurezza e stabilità. Con l’inizio del 1923 i primi inviti sui periodici locali e il 3 aprile nelle sale dell’albergo del Pino, la fondazione della Sezione di Pinerolo.

    Presidente l’avv. Emanuele Cerutti, vicepresidente il comandante del Pinerolo Alberto Solinas, presidente onorario l’on. Luigi Facta e vicepresidente onorario mons. Angelo Bartolomasi, vescovo di Pinerolo e primo vescovo castrense d’Italia, Medaglia d’argento. Il 3 aprile 2023, nello stesso luogo di un secolo prima, si scopre la targa a ricordo con autorità, vessilli, gagliardetti e tanti alpini. Prendono la parola il presidente della Sezione Mauro Buttigliero, il sindaco Luca Salvai, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, il comandante delle Taurinense gen. Nicola Piasente e il vescovo di Pinerolo mons. Derio Olivero, che impartisce la benedizione.

    Madrina la signora Laura Vitelli, nipote del gen. Emilio Faldella, storico delle Truppe Alpine. Si riprende a giugno, in concomitanza con l’avvenimento più significativo per gli alpini del 3º: la festa del reggimento a ricordo della presa di Monte Nero. Una tre giorni di cerimonie iniziata il 16 giugno alla caserma Berardi: ci sono tutti, gli alpini in armi e quelli in congedo, i vessilli delle Sezioni e i gagliardetti dei Gruppi Gli alpini del Susa con il loro comandante ten. col. Gianluca D’Amico si schierano, entrano i gonfaloni dei Comuni, il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini, il vessillo della Sezione di Pinerolo.

    La fanfara della brigata Taurinense sottolinea i momenti importanti come l’ingresso della Bandiera di guerra del 3º. Accompagnato dal comandante del reggimento Francesco Cameli, il neocomandante della Taurinense, gen. Enrico Fontana. Seguono la deposizione della corona al monumento ai Caduti del reggimento e i discorsi del comandante del 3º, dei presidenti della Sezione e dell’Ana e del gen. Fontana. Nel pomeriggio, l’inaugurazione della mostra dedicata al periodico sezionale Tranta Sold e la lettura delle biografie dei presidenti della Sezione in carica durante questi cento anni. Sabato 17 nel pomeriggio, alzabandiera, breve sfilata fino al Duomo dove il vescovo ha celebrato la Messa del centenario. La notte verde si anima di musica, canti, parole, gofri, tipiche cialde di quelle zone.

    Domenica 18 l’ammassamento in piazza 3º Alpini, l’alzabandiera al monumento ai Caduti e la sfilata per le vie di Pinerolo. Un tricolore di 25 metri è stato srotolato dalla torre civica per mano degli specialisti del 3º, quindi gli interventi delle diverse autorità. Il momento conviviale con circa mille partecipanti è l’occasione, al palazzetto dello sport ai piedi di Monte Uliveto, per raccontare e ascoltare storie alpine, vecchie e nuove, di un Corpo nato a Napoli ma fortemente montanaro, anzi alpino.

    Daniele Ormezzano