Legame antico

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    Raduno al Colle di Nava in gran spolvero. Tra le manifestazioni per commemorare il centenario di fondazione della Sezione di Imperia il tradizionale incontro degli alpini liguri e piemontesi su al passo che segna il confine tra le due regioni, si è tenuto in forma solenne.

    Già sabato 1º luglio presso l’esedra al fianco della cappelletta che accoglie le spoglie del generale Emilio Battisti, lì dove la Sezione di Imperia raccoglie la memoria delle Medaglie d’argento al valor militare, è stata scoperta una lapide a ricordo del sergente Antonio Cattaneo, comandante di una squadra di fucilieri del battaglione Mondovì, decorato di Mavm, distintosi in azione di ripiegamento il 23 gennaio 1943 nella zona di Kopancki. A dare risalto alla cerimonia la presenza del vicepresidente vicario Gian Mario Gervasoni, di alcuni componenti del Consiglio Direttivo Nazionale, oltre a numerosi vessilli e gagliardetti. Hanno suscitato vivo interesse il cappello e alcuni importanti cimeli e documenti donati dalla famiglia di Cattaneo tramite il responsabile dei giovani, Federico Guadalupi, in occasione dell’Adunata di Milano, materiale che sarà custodito presso la sede della Sezione di Imperia.

    Il programma della vigilia si è concluso nel cortile del Forte centrale con il Cantamontagna, la rassegna di cori alpini organizzata dal coro sezionale Monte Saccarello, giunta alla 23ª edizione e che ospitava il coro Voci d’Alpe di Santa Margherita Ligure. Domenica 2 luglio il solito traffico verso le spiagge della Riviera non ha impedito il regolare afflusso delle moltissime penne nere nella zona dell’ammassamento già alle prime ore del mattino. La solennità del raduno che quest’anno ricordava anche gli ottant’anni della ritirata di Russia e i quarant’anni della tumulazione dei resti del generale Battisti, è stata assicurata dalla presenza del Labaro scortato dal presidente Sebastiano Favero, dai consiglieri e dal comandante delle Truppe Alpine, gen. C.A. Ignazio Gamba, per la prima volta al Colle di Nava.

    La sfilata lungo la statale 28 e lo schieramento nel prato del picchetto armato dei vessilli sezionali e dei duecento gagliardetti si sono svolti ordinatamente, secondo uno schema ormai collaudato, con la fanfara della Taurinense a creare emozioni lungo il percorso. Molte le autorità civili e militari e i gonfaloni comunali e regionali. In evidenza quelli della provincia di Imperia, delle città di Genova e Cuneo, decorati di Movm. La Messa è stata celebrata dal cappellano sezionale don Marco Castagna coadiuvato da don Graziano Colombo della Sezione di Bucarest e animata dalla fanfara e dal coro sezionali. Don Marco dopo l’invito a pregare per chi non è più tornato ha ricordato che a Nava si celebra il sacrificio dei 14.470 Caduti della Cuneense e che ogni Caduto si erge a monito.

    Ha rivolto l’invito a invocare la Madonna del Don che ha vegliato sui nostri alpini. Dopo la Preghiera dell’alpino recitata dal presidente sezionale Giovanni Badano è stata impartita la benedizione con le reliquie di don Gnocchi. Sono seguiti il saluto e il ringraziamento alle autorità, del presidente Badano e del sindaco di Pornassio (Imperia) Vittorio Adolfo che ha menzionato i nove ragazzi del suo comune Caduti in Russia e il legame inscindibile del Colle di Nava con gli alpini. Il gen. Gamba ha sottolineato come gli avvenimenti bellici del passato vadano ricordati e, soprattutto, tramandati e come la memoria di queste tragedie sia servita a tenere l’Italia fuori dalla guerra per settantotto anni.

    Il presidente Favero ha ricordato che gli alpini hanno un mandato: per non dimenticare. La presenza al 74º raduno del Colle di Nava vuole rimarcare come il sacrificio della Cuneense a Nowo Postojalowka abbia permesso alla Tridentina di proseguire la ritirata. Ha rammentato di essere stato proprio a Nowo Postojalowka nel 1994 quando si scavava nelle fosse comuni. Ha continuato menzionando il messaggio degli alpini: “Dare senza chiedere”, occorre per questo che siano date le giuste opportunità ai giovani per costruire insieme il futuro. La cerimonia è terminata con l’onore ai Caduti e la deposizione di una corona al cippo che i reduci eressero nel 1950 e alla tomba del generale Emilio Battisti. Nel pomeriggio la fanfara Colle di Nava ha tenuto un concerto nel Forte centrale in onore della Divisione martire.

    Enzo Daprelà