Al mio rientro da Luino, desidero raccontare un episodio comune a polacchi e italiani. Più di duecento anni fa, dopo lo smembramento della Polonia tra Austria, Prussia e Russia, migliaia di soldati polacchi emigrarono in Lombardia per preparare la liberazione della propria Patria. Il generale Henryk Dabrowski concluse un accordo con la neonata repubblica Cisalpina e subito 20.000 polacchi furono pronti per la lotta. Vestiti con l’uniforme polacca, portavano sulle spalline il vostro Tricolore. Napoleone controfirmò l’accordo. Il loro inno fu scritto, a Reggio Emilia, dal tenente Giuseppe Wybicki; esso fu cantato per la prima volta il 3 maggio 1798 e oggi è l’inno nazionale polacco, nato in Italia. I legionari combatterono su vari campi di battaglia italiani e nel 1806 liberarono la prima città polacca, Poznan, sotto la guida del generale Dabrowski.
Henrik Skrzypinski Bydgoszcz (Polonia)
Capo delegazione dei Carpaziani al XIX Congresso IFMS di Luino Su richiesta del presidente di Luino Sergio Bottinelli, cui era indirizzata, pubblichiamo questa lettera scritta in buon italiano dal presidente dell’associazione carpaziani polacchi iscritta all’IFMS. La pubblichiamo volentieri perché dimostra come i polacchi abbiano sempre guardato con simpatia all’Italia con la quale nel XIX secolo hanno condiviso lotte e sacrifici per raggiungere l’unità e l’indipendenza. E fa piacere che nel loro inno nazionale compaiano le parole: Marcia, Dabrowski, dalla terra italiana alla Polonia; sotto la tua guida riuniremo il nostro popolo .