Quanta amarezza

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    Ho visto sul sito de La Repubblica del 30 maggio 2020 una foto in cui è ritratto in primo piano un partecipante alla manifestazione a Milano piazza Duomo dei “Gilet gialli” con cappello alpino da sergente. Chi riconoscesse questo signore, gli spieghi perché è stata spostata all’anno prossimo l’Adunata di Rimini-San Marino visto che la manifestazione a cui ha partecipato nega l’esistenza del virus (non voglio usare parole più pesanti per qualificare quest’uomo ma le migliaia di persone che si sono ammalate più o meno gravemente dovrebbero illustrargli le loro sofferenze anche a nome di coloro che purtroppo non ce l’hanno fatta). Sempre chi lo riconoscesse dovrebbe attivare la procedura di espulsione per aver partecipato, non autorizzato, ad una manifestazione politica col cappello alpino!

    Giancarlo Tarella Gruppo di Ozegna, Sezione di Ivrea

    Caro Giancarlo, non c’è molto da aggiungere a quanto scrivi, se non per esprimere tanta amarezza. Se un alpino sente il bisogno di profanare il proprio cappello dentro qualche movimento sul quale ci sarebbe, oltretutto, molto da dire, vuol dire che quel cappello è solo un simbolo usato strumentalmente per altre finalità da quelle per cui era stato dato un giorno dallo Stato. Una ragione in più per negare l’appartenenza agli alpini di chi dimostra di non esserne all’altezza.