Grazie dal cuore

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    Egregio direttore, le scrivo in qualità di responsabile del Servizio associato di Polizia Locale tra i Comuni di Canzo, Caslino d’Erba, Castelmarte, Longone al Segrino e Proserpio, paesi della provincia di Como. Mi scuso in anticipo se approfitto della sua rivista, di cui sono abbonato, per ringraziare le associazioni d’arma del nostro territorio le quali, durante questo buio periodo, si sono rese immediatamente disponibili a dare una mano: il gruppo alpini di Canzo, la Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Canzo e la Sezione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Castelmarte. Non ho mai avuto dubbi: sapevo benissimo di poter contare su di loro. E così, quando è stato il momento di organizzare il servizio per regolamentare gli accessi ai pochi esercizi commerciali aperti oppure di provvedere alla consegna dei generi alimentari alle persone in difficoltà a causa della limitazione della circolazione, è bastata una telefonata per ottenere una semplice, significativa e confortante risposta: presente! E tutti loro, il bene, lo hanno fatto bene e in silenzio: senza alcun tornaconto e senza clamore. Agli alpini avevo affidato il compito di consegnare i generi alimentari nelle famiglie, cercando così di evitare il più possibile lo spostamento dei miei concittadini, nel rispetto del motto “State a casa!”. Li aspettavano gli alpini, in particolare gli anziani. E non solo per la spesa, ma soprattutto per poter scambiare due parole e vedere volti sereni e sorridenti, capaci di diradare la nebbia dello smarrimento e della paura subdolamente seminati da un nemico invisibile. Prendo spunto da un versetto, a volte frainteso, della Preghiera dell’Alpino “rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria”: davanti a questa sconosciuta minaccia ci siamo sentiti tutti deboli e disarmati. Ma come accade in ogni occasione in cui c’è bisogno di dimostrare, senza alcuna retorica, l’attaccamento alla Patria, abbiamo imbracciato le nostre armi più affidabili e potenti: l’altruismo, il senso di responsabilità, lo spirito di sacrificio e l’orgoglio di appartenere ad un grande Paese. Grazie di cuore a tutti i volontari. Viva l’Italia!

    Daniele Proserpio Commissario Capo di Polizia Locale

    Grazie, caro Comandante, per questo scritto che mette in evidenza i meriti delle associazioni d’Arma, ma anche quelli, non minori, delle varie Polizie Locali, chiamate a gestire l’emergenza. Per venire agli alpini, i media ci hanno consegnato soprattutto i meriti della loro presenza nella Protezione Civile o nell’allestimento dell’ospedale di Bergamo. Ma se mai dovessimo consegnare una medaglia al merito, questa dovrebbe essere riconosciuta anche a coloro che, con rischio per la loro salute e nella più totale abnegazione sono stati presenti su tutto il territorio nazionale. Pedine preziose e indispensabili, che hanno reso più umano il vivere questa tragedia che ci ha travolti.