Le varie specialità della Protezione civile Ana devono essere sempre organizzate e preparate ad intervenire in caso di bisogno. La sottocommissione delle Telecomunicazioni deve avere quindi tutti gli apparati pronti e funzionanti in caso di necessità ed impiego, sia in emergenza sia durante le esercitazioni.
Sul Monte Cimone, all’interno della base Camm (Centro aeronautica militare di montagna), è posizionato un ponte radio con annesse antenne, per garantire i collegamenti sia nella zona propria di competenza, sia con gli altri ponti a livello nazionale e coprire tutta la Penisola. Le antenne, a causa delle condizioni meteo talvolta estreme (sono esposte a venti sino a 200km/h e temperature sino ai –18°), hanno subito un danneggiamento durante lo scorso inverno per cui necessitavano di essere ripristinate.
Col passare del tempo e l’evoluzione della tecnologia, anche il ponte stesso richiedeva un aggiornamento. In linea con quello che più volte il Presidente Favero ha sottolineato e auspicato, la sottocommissione ha deciso che per prepararsi all’utilizzo futuro di queste tecnologie, avrebbe potuto utilizzare coloro che saranno il nostro futuro: i giovani. Attingendo all’importante bacino creato dai campi scuola, ha identificato due ragazzi che stanno formandosi a livello scolastico in ambito tecnico specifico (Istituto tecnico di telecomunicazioni Bassi Burgatti, di Cento), uno dei quali già volontario di Protezione civile Ana e partecipante a più campi scuola sia a livello nazionale sia regionale.
Lo scorso mese di giugno, dopo aver adempiuto a tutte le procedure di autorizzazione all’ingresso di civili nella base dell’Aeronautica, Gabriele Fregni e Giulio Rondelli, accompagnati e supervisionati da Luca Zanoni, responsabile nazionale Tlc Ana e alcuni altri tecnici, hanno collaborato con i veci più esperti, alla sostituzione dell’antenna danneggiata e all’aggiornamento del ponte. La collaborazione dei tecnici esperti con i due bocia è stata proficua a livello tecnico, altamente formativa per i ragazzi e fondamentale per sottolineare anche in questo contesto come l’attenzione ai giovani sia vitale per il nostro futuro associativo.
