Il nostro futuro

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    L’inizio del nuovo anno vedrà la Protezione civile Ana impegnata su più fronti, oltre naturalmente alle emergenze non prevedibili, che speriamo risparmino il nostro Paese. L’organigramma presentato in queste pagine esprime quanto ci proponiamo di raggiungere in un prossimo futuro, come si può notare è prevista l’istituzione di un Centro nazionale per la gestione delle emergenze (Cnage), che avrà sede stanziale nella nuova struttura di Brescia, immobile che l’Ana ha ricevuto in donazione dall’aeroporto di Linate, ora riconvertito in centro formazione e sala congressi con autonomia logistica per vitto e alloggio, ne presentiamo una prima bozza. Il Cnage ha un direttore che gestisce lo staff suddiviso in centri funzionali.

    L’elemento fondamentale del centro nazionale è la sala operativa integrata per la gestione delle emergenze che in questo momento è in fase di ultimazione presso il magazzino della Colonna mobile nazionale di Campiglia dei Berici (Vicenza), ma che in fase embrionale è già stata utilizzata nelle missioni estere e nella Vardirex 2021. Il termine integrata si riferisce al fatto che è strutturata in modo che possa essere utilizzata anche in configurazione interforze in particolare con le Forze armate. La sala operativa ha diversi livelli di attivazione in base alla complessità dell’evento calamitoso ed alle forze dispiegate in campo. Anche i moduli della Colonna mobile nazionale stanno subendo una razionalizzazione, questa necessità emerge dall’esperienza maturata negli anni e dalle tipologie di eventi in cui siamo chiamati ad operare.

    L’intenzione è quella di accorpare alcune specialità secondo il seguente elenco:

    a. Modulo logistico (accoglienza popolazione), attualmente uno da 250 pax.
    b. Modulo idrogeologico, suddiviso a sua volta in: i. macchine movimento terra (Mmt);
    ii. pompaggio; iii. soccorso fluviale (Saf)
    c. Modulo telecomunicazioni e informatica
    d. Modulo antincendio boschivo (Aib)
    e. Modulo unità cinofile da soccorso
    f. Modulo alpinistico
    g. Modulo droni

    In questi ultimi anni anche gli immobili di proprietà dell’Ana e assegnati alla Protezione civile sono aumentati, ad oggi i magazzini nazionali destinati alla Colonna sono divenuti tre: Cesano Maderno (Monza Brianza), Campiglia dei Berici (Vicenza) e Vercelli, a questi si aggiunge la sede dell’Ospedale da campo all’interno dell’aeroporto militare di Orio al Serio (Bergamo).

    Un patrimonio considerevole di proprietà dell’Associazione che richiede una particolare cura e manutenzione per essere mantenuto in efficienza e adeguarsi alle crescenti necessità di spazio di cui le dotazioni della Colonna mobile nazionale hanno bisogno. Quanto descritto mi auguro spieghi come la nostra Pc stia evolvendo all’interno di una struttura complessa che richiede una preparazione sempre maggiore dei nostri volontari ed un livello tecnico degli interventi sempre crescente. Detto questo, un quesito potrebbe essere: come reperire le risorse per popolare le varie funzioni e i ruoli che nascono da questa riorganizzazione?

    La nostra Associazione invecchia è vero, l’abolizione della leva ha innescato la mancanza di ricambio generazionale e l’inesorabile naturale avanzamento dell’età media degli iscritti, nonostante ciò nelle ultime emergenze ho constatato che molte squadre sono composte da una aliquota di giovani tra i 30 e 35 anni, la prima generazione dopo l’abolizione della leva obbligatoria. Il loro spirito di abnegazione e dedizione è più che ammirevole, si sono pienamente uniformati a quelle che sono le nostre regole di disciplina e rispetto della gerarchia proprie di un’Associazione d’arma.

    Questo merito va sicuramente a quelle Sezioni che li hanno reclutati e che hanno saputo trasmettere loro quel patrimonio di valori che l’Ana rappresenta e che divulga e condivide da sempre. È probabile che questi giovani non siano sufficienti in termini numerici, ma ricordiamoci che anche i Campi scuola possono rappresentare una grande opportunità, un volano che nei prossimi anni sono fiducioso porterà nuova linfa ai nostri nuclei.

    Andrea Da Broi