Progetto acqua in Afghanistan con il sostegno delle 8 Sezioni del Friuli Venezia Giulia e di Aosta

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    Dallo scorso settembre 180 artiglieri del 3º reggimento, al comando del ten. col. Marco Fronti, sono ad Herat in Afghanistan, dove nell’ambito del locale Provincial Reconstruction Team (PRT) italiano garantiscono la sicurezza del territorio circostante, conducendo attività di pattugliamento, di esplorazione a lungo e medio raggio e di attivazione di posti di blocco.

    Il PRT di Herat, così come gli analoghi team italiani presenti in Afghanistan, sono strutture miste, composte da militari e civili che hanno il compito di sostenere il governo centrale afgano nel suo sforzo di estendere il controllo sul territorio, di promuovere l’instaurarsi di un ambiente stabilmente sicuro e di facilitare l’afflusso di aiuti umanitari e le attività di ricostruzione svolte dalle organizzazioni nazionali ed internazionali. Inoltre, il PRT si dedica a progetti a più rapido impatto nel campo della salute, dell’istruzione e dell’agricoltura, quali il programma l’acqua è vita .

    In Afghanistan l’acqua è una risorsa preziosa. Viene raccolta dagli abitanti, che devono talvolta percorrere anche notevoli distanze, presso corsi d’acqua e pozzi di modesta profondità (10 metri circa) che, durante il periodo estivo, sono spesso in secca. La soluzione è realizzare pozzi incamiciati, con una profondità di pescaggio idonea a raggiungere le falde acquifere degli strati profondi (50 metri o più), i quali, oltre a fornire un prodotto meno inquinato, difficilmente si esauriscono e, grazie alle proprie pareti incamiciate appunto, non si ostruiscono a causa del crollo di materiale durante il periodo di siccità.

    Per la loro realizzazione si preferisce ricorrere alla manodopera locale, allo scopo di contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro. Grazie al generoso contributo, frutto di una raccolta di fondi, delle otto Sezioni A.N.A. del Friuli Venezia Giulia e di Aosta, gli artiglieri di Tolmezzo hanno potuto realizzare quattro pozzi a beneficio di altrettanti comunità. Il primo è stato costruito nel villaggio di Doog Abad, nel distretto di Injil ad ovest di Herat, raggiungibile mediante una strada sterrata recentemente riattata dal PRT. I due pozzi preesistenti erano oramai privi di acqua e ostruiti da materiale franato all’interno.

    Il secondo è stato realizzato nella località montana ed impervia di Chest e Hest e Shariff (a circa 1.800 metri di quota), nell’omonimo distretto ad est di Herat. Il pozzo è posizionato in modo da completare il sistema di quelli esistenti e permettere alle famiglie residenti di percorrere una distanza più breve per attingere l’acqua. Gli ultimi due pozzi sono stati realizzati nella località Shirzad, nel distretto di Adras Khan a sud di Herat e incastonato in una catena montuosa con vette che raggiungono i 2.500 metri.

    I quattro manufatti sono stati intitolati alle Sezioni A.N.A del Friuli Venezia Giulia e di Aosta. Le opere contribuiscono non solo a dare visibilità al PRT e all’Italia fra la popolazione locale, ma si traducono in maggiore consenso e, di riflesso, in maggiore sicurezza e libertà di movimento per i nostri reparti che operano in loco.

    Particolarmente significativo, genuino ed originale si è rilevato l’attestato di ringraziamento che, per tradizione, viene lasciato dagli anziani del villaggio, completo di timbri ad anello o impronte digitali e firma. Un semplice foglio ricco di significato che ben riassume lo stato d’animo di chi lo rilascia, ma anche di chi ha l’onore di riceverlo. Specialmente, quando tra le parole in lingua locale ne spiccano alcune quali PRT e ALPINI .