Potenza Di Gioia

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    Dopo i fasti della brillante cerimonia dello scorso anno in occasione del 60º anniversario di fondazione, a Soligo, gradevole località del comune di Farra di Soligo, è stato organizzato il 44º campionato nazionale di corsa in montagna individuale. Lungo i severi e impegnativi saliscendi che caratterizzano il paese natale dell’alpino Medaglia d’Oro Sante Dorigo, 506 atleti di 43 Sezioni Ana hanno dato vita all’edizione record per partecipazione. Entrambi i percorsi, quello più lungo di 11.500 metri e il più corto di 7.800, sono stati resi ulteriormente difficili dal caldo e dall’afa opprimenti di un luglio bollente.

    Per garantire la massima sicurezza oltre 120 alpini della Sezione di Conegliano sono stati dislocati nei vari tratti del percorso per ristorare e monitorare gli atleti, grazie a 8 punti di pronto intervento gestiti da un centinaio di operatori delle squadre di Sanità dell’Ana del 3º raggruppamento e 10 punti radio. Sono stati in tal modo aumentati i controlli sui potenziali rischi dovuti alle patologie legate all’arsura eccezionale. Gli atleti alpini hanno dimostrato, con grinta e tenacia, quale fosse il loro Dna mentre aggredivano le salite del Collagù e del San Gallo o quando impavidi scendevano in mezzo ai filari del prosecco Docg. Più di tutti ha impressionato il vincitore del percorso lungo Massimiliano Di Gioia della Sezione di Torino, potente ed elegante nello stesso tempo.

    Alle sue spalle si è classificato Claudio Cassi della Sezione di Belluno; terzo Davide Pilatti della Vallecamonica. Alla gara hanno presenziato presidente della Commissione Sportiva Mauro Buttigliero e gli altri Consiglieri nazionali Renato Romano, Giorgio Sonzogni e Cesare Lavizzari. Alla fine della competizione sportiva è seguito un lauto pranzo con il succulento spiedo degli alpini di Soligo, bravi anche in questo, oltre che nell’organizzare l’evento che ha fatto parte del programma delle celebrazioni per il 90º anniversario della Sezione di Conegliano. Alle premiazioni tenute dopo pranzo, l’orgoglio dei padroni di casa è accresciuto dal bel secondo posto della Sezione di Conegliano nella classifica valida per il Trofeo Merlini, seconda Belluno e terza Pordenone. Ma l’applauso più grande è andato ad Antonio Frescura, classe 1931, della Sezione Cadore, il più vecio in gara; come dire… ottantaquattro e non sentirli!

    Renzo Sossai

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