PIACENZA – Solidarietà piacentina

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    Seppure alle prese con i tanti contagi che la provincia ha subito nel corso di questi mesi, la Sezione di Piacenza ha continuato a svolgere le proprie attività anche se a ranghi ridotti, piangendo ma non potendo onorare gli oltre 40 alpini “andati avanti” per il Coronavirus. Sia la sede sezionale che quelle dei Gruppi sono rimaste chiuse ma la voglia di fare, soprattutto a beneficio di chi più ne aveva bisogno, non ha rallentato lo spirito alpino. Molti sono stati i Gruppi che hanno raccolto fondi a favore di iniziative promosse dalla sanità locale.

    Ad oggi si contano oltre 20mila euro devoluti. La raccolta di generi alimentari, in sincronia con altre Associazioni, ha consentito di immagazzinare ingenti quantitativi di derrate che sono poi state distribuite alle famiglie in difficoltà. Il Gruppo di Sarmato si è particolarmente distinto nel sostenere chi si è trovato in disagio economico offrendo pasti e assistenza per le attività quotidiane soprattutto agli anziani. Ha poi esposto un lungo tricolore nella piazza del paese a rappresentare il grande abbraccio degli alpini verso la comunità così toccata. Un’iniziativa particolare è stata quella vissuta dal Gruppo di Agazzano.

    Per il 25 Aprile, non potendo svolgersi le celebrazioni per la festa della Liberazione, non si è potuta organizzare la consueta cerimonia pubblica. Nella piazza principale, alla presenza di quattro persone, in rappresentanza dell’amministrazione locale e del gruppo alpini, il sindaco Mattia Cigalini (musicista di professione) ha intonato “Bella Ciao” con il suo sassofono in un’atmosfera decisamente surreale (nella foto). Con i Comuni della Valluretta gli alpini di Agazzano si sono prodigati, oltre che nella raccolta fondi, nella distribuzione di mascherine, medicinali e generi alimentari.

    Squadre della Protezione Civile della Sezione hanno poi svolto importanti mansioni lavorando soprattutto nelle attività di sanificazione delle ambulanze che trasportavano di continuo malati colpiti da Covid-19 e nella raccolta viveri organizzata nell’ambito dell’iniziativa “carrello solidale”. Sempre una squadra della Pc ha lavorato per una settimana nell’ospedale da campo allestito a Bergamo nel periodo più rovente dell’epidemia, rientrando fortunatamente senza alcun contagio. Il loro commento unanime: «È stato bellissimo!».

    Pietro Busconi