Perona ai presidenti di sezione: ‘Diamoci da fare!’

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    La riunione a Milano: sul tappeto una serie di impegni che metteranno ancora una volta alla prova la tenacia degli alpini.

    Il presidente nazionale Corrado Perona ha parlato ai presidenti di sezione riuniti domenica 14 novembre al teatro Dal Verme, a Milano. Nella sua panoramica introduttiva, Perona ha tracciato il quadro degli impegni che ci aspettano: cosa faremo, o dovremo fare, nei prossimi mesi per garantire un sereno futuro alla nostra Associazione. Che non è mai stata così forte, sia chiaro, come è altrettanto chiaro che sono finiti i bei tempi in cui la leva obbligatoria garantiva un costante quanto abbondante afflusso di giovani ai nostri gruppi, al termine del servizio militare. In pratica, il presidente ha messo sul tappeto una serie di impegni che ci aspettano, ha chiesto di rimboccarsi le maniche, perché non è tempo di piangerci addosso ma di fare.

    Assemblea affollatissima, con ben 74 degli 80 presidenti di sezione (sei assenti per vari motivi) e due presidenti di sezioni all’estero: Svizzera e Nordica. In apertura il doveroso saluto alla Bandiera, seguito da un minuto di silenzio per o­norare i Caduti di Nassiriya. Poi il presidente, dimostrando ancora una volta il suo senso pratico, è entrato subito nel vivo delle cose che aveva da dire e che riportiamo con il beneficio della cronaca, riassumendo ma riportando scrupolosamente i concetti che sono stati espressi.

    ASIAGO E TRABICCOLI
    Ha sgomberato il campo da due questioni: l’adunata ad Asiago nel 2006 e i fracassoni che vengono all’adunata con scarso spirito alpino. Asiago per noi vuol dire Ortigara , ha detto Perona, non nascondendo i problemi logistici di un’adunata esaltante ma difficile. Ma con l’impegno di tutti andrà tutto bene. E poi non bisogna dimenticare che l’Adunata nazionale è sì una grande festa, ma soprattutto è e deve rimanere espressione di proprietà morali che occupano il primo posto nella scala dei nostri valori . Quanto ai trabiccoli, a coloro che recano più disturbo che portare folklore, è necessario identificarli a livello di gruppo e convincerli a comportamenti civili. Del resto, sia il nostro mensile nazionale che i giornali sezionali, pubblicheranno la fotografia dei più recidivi, nel caso fosse necessario segnalarli alla riprovazione di tutti. A Parma, comunque, l’ingresso di trabiccoli sarà blindato, eventuali veicoli particolari potranno circolare nelle zone lontane dal raduno, senza spettatori.

    MANIFESTAZIONI NAZIONALI
    Le sette manifestazioni a carattere nazionale che si svolgono annualmente non hanno la dovuta partecipazione. Queste manifestazioni sono state decise dal Consiglio direttivo nazionale e pertanto, ha detto il presidente, non è ammissibile che ci siano soltanto vessilli sezionali alla commemorazione sull’Ortigara e, nello stesso giorno, ben 52 vessilli ad una festa di gruppo. Non ci siamo! . Se una Sezione non sente l’obbligo morale di partecipare a un pellegrinaggio sull’Ortigara per privilegiare un’altra manifestazione, allora significa che siamo caduti in basso e che occorre riconsiderare tutta quella alpinità di cui spesso ci riempiamo la bocca ! .

    I GIOVANI
    Perona ha quindi parlato dei giovani, un argomento diventato il suo cavallo di battaglia sin dal giorno della sua elezione a presidente nazionale. Un argomento strettamente legato al futuro associativo. Dopo aver ribadito la necessità di collaborare con il Comando delle truppe alpine e con i reparti alpini dislocati sul territorio nazionale perché la nostra presenza possa creare amicizia e fiducia, Perona ha affermato che i giovani costituiscono la nostra risorsa associativa , ed è su questo piano che ci si deve impegnare recuperando le migliaia di giovani o ex giovani che hanno dato vita alle varie missioni come quella in Mozambico, o coloro che hanno fatto parte dei cori delle cinque brigate alpine. Ha annunciato un incontro con i giovani, alpini e non, il 13 marzo prossimo a Milano al teatro Dal Verme: Auspico di vederne molti e di avviare con loro un serrato, costruttivo dibattito. L’Operazione giovani decollerà e se sapremo adoperarci al meglio ci porterà in alto .

    SEZIONI ALL’ESTERO
    Ci troviamo davanti a un bivio che purtroppo non ci consente alternative . Possiamo lasciare le cose come stanno, ma poiché non ci sono nuove iscrizioni (di alpini che andavano a lavorare all’estero) l’età media dei soci segue l’inesorabilità del trascorrere del tempo, queste sezioni rischiano di scomparire. Possiamo invece studiare forme di adesione alla nostra associazione aperte a figli, nipoti e a quanti condividono i nostri stessi valori, secondo le indicazioni emerse dal convegno dei presidenti delle sezioni all’estero svolto recentemente a Firenze. Tutto ciò sarà argomento di studio da parte del CDN. Per intanto, il presidente ha dato mandato ad una commissione di presentare delle proposte che siano in sintonia con lo Statuto: è formata dal vice presidente nazionale vicario Vittorio Brunello, che è anche delegato ai contatti con le sezioni all’estero, dal consigliere nazionale Cesare Lavizzari, dal generale Ludovico Lombardi della sezione Lussemburgo e dall’ambasciatore Paolo Scarso.

    SEZIONI DEL CENTRO SUD
    Queste magnifiche sezioni ha detto il presidente nella sua relazione che da sempre si battono per mantenere vive le nostre tradizioni associative possono oggi con buone probabilità crescere e incrementare gli iscritti . Sono infatti numerosi gli alpini in congedo che provengono proprio dal meridione Questi giovani dovranno essere avvicinati, sensibilizzati e quindi iscritti: la nostra Associazione ha le carte in regola per fornire loro motivazioni tali da destare interesse . Per assecondare questo sforzo che saranno i presidenti di sezione e i capigruppo a dover sostenere, la Sede nazionale è pronta a dare il suo sopporto sia amministrativo fornendo gli indirizzi dei congedati sia economico.

    CENTRO STUDI
    Anche il nostro Centro Studi rientra in quest’ottica che tende ad avvicinare il mondo dei giovani. Sarà potenziato con personale fisso ed opererà con una serie di attività promozionali e culturali, sfruttando le grandi possibilità della nostra associazione.
    Abbiamo un enorme patrimonio di documenti, libri, musei, la necessità di formare quadri direttivi, una stampa alpina che diventa sempre più importante e sempre più moderna grazie anche all’utilizzo della rete informatica, continui contatti con il mondo della scuola, ultimo in ordine di tempo quello avvenuto in occasione del convegno a Vicenza per rendere più facile l’accesso al mondo del lavoro da parte degli alpini che si congedano.
    Anche la Giornata della solidarietà, che l’Associazione organizza da qualche anno, potrà fare un salto di qualità: abbandonando le partite del cuore (lasciamole fare ai cantanti e ai piloti di formula 1, e facciamo invece cose che sappiamo fare meglio degli altri) perché si è chiesto Perona non impiegare il patrimonio dei cori dei congedati della Cadore, Julia, Orobica, Taurinense e Tridentina e portare alla ribalta gli artefici di questa esaltante continuità? . Ed ha concluso questa parte invitando i presidenti di sezione a fornire alla Sede nazionale quanto prima i dati relativi alle attività da inserire nel Libro Verde della Solidarietà 2004 e li ha spronati a stare vicini ai vostri meravigliosi gruppi, in modo particolare a quelli che necessitano della vostra presenza e del vostro sostegno .

    È quindi seguito l’intervento di numerosi presidenti di sezione. Gli argomenti trattati: i fracassoni alle adunate nazionali, i prezzi troppo alti praticati dagli alberghi della città prescelta, ma anche la necessità di investire anche economicamente per garantire il futuro associativo, di avere rapporti stretti con i reparti alpini, di puntare sulla Protezione c
    ivile per dare motivazioni ai giovani ad avvicinarsi alla nostra Associazione e infine la possibilità di ritoccare lo Statuto che risale al 1919.

    A tutti ha risposto il presidente Perona, che ha anche dato informazioni sull’utilizzo della raccolta 1 euro per ricordare, 1euro per aiutare (di qui l’invito ai presidenti a concluderla e ad inviare quanto raccolto alla Sede nazionale). Per quanto riguarda gli aiuti, Perona ha informato i presidenti di sezione dei lavori in corso a Ripabottoni, per ripristinare un istituto per anziani; quanto ai fondi raccolti nella colletta per ricordare , saranno investiti nella ristrutturazione e ampliamento del rifugio dedicato ai Caduti dell’Adamello, che sovrasta il Pian di Neve. Nella previsione dei tecnici, i lavori potrebbero essere conclusi entro l’autunno dell’anno prossimo, condizioni del tempo permettendo. Infine Perona ha ricordato la partecipazione dei nostri volontari di P.C. nell’organizzazione delle olimpiadi invernali del 2006.