Per un giorno rivive a Tai la caserma della Cadore

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    I veci del btg. ‘Pieve’ sono tornati alla ‘Cadore’ per il loro raduno.

    Per qualche ora la caserma Pietro Fortunato Calvi di Tai di Cadore tornata a rivivere grazie al 43 incontro degli alpini del battaglione Pieve di Cadore aderenti all’associazione I veci del Cadore. Infatti proprio qui si sono incontrati i commilitoni che erano nella brigata Cadore o nel battaglione Pieve di Cadore.
    L’incontro cominciato col raduno nella chiesa arcidiaconale di Pieve di Cadore, dove stata celebrata una Messa a suffragio degli alpini (particolarmente di quelli che hanno militato nel battaglione) e di tutti i Caduti. Il sacro rito stato reso ancora pi solenne dal coro della Julia, la cui brigata era impegnata in missione di pace all’estero.
    In piazza Tiziano avvenuta la parte civile della cerimonia. Accanto alle autorit, tra le quali il sindaco Roberto Granzotto, alpino, tanti alpini e cittadini, si proceduto alla cerimonia dell’alzabandiera, alla deposizione di una corona al monumento ai Caduti e agli onori alla bandiera del Comune di Pieve, decorata di Medaglia d’Oro al V.M. Gli inni sono stati eseguiti dalla fanfara Sette Note di Marano Vicentino, che ha anche accompagnato la sfilata degli alpini da Pieve di Cadore alla caserma Pietro Fortunato Calvi, di Tai di Cadore. In testa una selva di gagliardetti e cinque vessilli sezionali.
    La cerimonia conclusiva svolta nel piazzale della caserma Calvi, ha visto molti occhi lucidi guardare la bandiera salire come nel pi o meno lontano periodo di naia e la stessa commozione nel ricordo dei Caduti durante la deposizione della corona dinanzi al monumento.
    Il generale Primo Gadia, ultimo comandante della brigata Cadore, ha tenuto il discorso ufficiale, rievocando i momenti storici pi significativi di una brigata alpina che era tutt’uno con la storia di queste vallate.
    In sintonia con il generale Gadia, il sindaco Roberto Granzotto si fatto portavoce della protesta di tanti alpini, ma anche di normali cittadini, per la soppressione di una brigata che era parte della vita del territorio. Ultimo intervento, quello di Antonio Bosi, presidente dell’associazione I veci della Cadore, che ha esortato tutti a difendere il Corpo degli alpini e ha dato appuntamento all’anno prossimo.
    Il prossimo incontro avverr, come di consuetudine l’ultima domenica di agosto.
    Informazioni possono essere richieste al segretario dell’Associazione Giorgio Zandomeneghi, via Caralte, 34 32010 Perarolo di Cadore (Belluno).