“Parole attorno al fuoco” che vincono

    0
    66

    Nella palestra del Comune di Arcade, come da tradizione, si è svolta la premiazione della 17ª edizione di “Parole attorno al fuoco”, il premio nazionale per un racconto sulla montagna, organizzato dalla sezione ANA di Treviso e dal gruppo di Arcade, con il patrocinio del ministero per i beni e le attività culturali, dell’ANA nazionale, della Regione Veneto, della Provincia di Treviso, dei Comuni di Arcade e Treviso. Racconti attorno al focolare: come il famoso “Panevin di Arcade”, bruciato per propiziare un buon 2012.

    Racconti sul tema “genti, soldati e amanti della montagna: storie e problemi di ieri e di oggi”, cioè un tema libero, ma centrato soprattutto sulla montagna e le sue possibilità di avventura, con le sue storie felici e tristi. Racconti come quelli che 52 autori hanno saputo raccontare e che sono stati valutati attentamente da una giuria di persone d’esperienza e grande capacità critica, in primis il presidente, lo scrittore e giornalista Giovanni Lugaresi, amico degli alpini, a cui il consigliere nazionale Nino Geronazzo ha indirizzato parole d’affetto e ammirazione.

    Un premio letterario che si è dipanato come continuazione naturale delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Lo stesso Lugaresi, nel suo breve discorso di apertura, ha dichiarato: “La coralità di una partecipazione che va dalle Alpi al Meridione rappresenta in ultima analisi l’unità della Nazione. E il fatto stesso che a vincere il premio sia un autore da noi lontano nello spazio, ma non nello spirito, avendo egli preso in considerazione la sciagura del Vajont, avvalora, conferma questa ipotesi”. Parole che trovano conferma nell’allocuzione del consigliere Geronazzo e del vincitore Michele Piccolino di Ausonia (Frosinone). Prima e al termine della cerimonia di premiazione il coro ANA di Oderzo ha eseguito alcune cante alpine, con in apertura l’Inno nazionale cantato da tutta la platea.

    Dopo i discorsi del sindaco di Arcade, del vice presidente della Provincia di Treviso Floriano, del consigliere nazionale Nino Geronazzo, del presidente sezionale Luigi Casagrande e del capogruppo di Arcade Cecconato (oltre a una lettera del presidente della Regione Veneto Zaia), sono state lette le motivazioni dei premi.

    Segnalati i racconti di Roberto Cipolato di Funo di Argelato (Bologna), Katia Tormen di Trichiana (Belluno), Paolo Volpato di Roma, Angelo F. Paloschi di Mestre (Venezia), Luigino Bravin di Conegliano (Treviso), Aurora Cantini di Nembro (Bergamo) e Annamaria Granato di Firenze. Premiati speciali sono stati: Luciano Rossi di Brugherio (Monza e Brianza) che ha vinto il trofeo “Ugo Bettiol” per un racconto di particolare attualità, e Valter Ferrari di Tortona (Alessandria) che ha vinto la Rosa d’Argento “Manilla Bosi: sposa, madre e sorella di alpini”, per un racconto che ha come protagonista una donna. I tre lavori vincitori sono: 3° classificato “Il respiro del vento” di Maricla Di Dio, di Calascibetta (Enna), al 2° posto “Chiusa la porta”, di Rita Mazzon di Padova, al primo posto “Il sasso nel bicchiere”, di Michele Piccolino di Ausonia.

    A tutti è stata consegnata una targa, un trofeo in cristallo e un assegno, metà del quale, come da regolamento, da destinare in beneficenza. Al termine tutti i premiati e segnalati sono stati accompagnati dagli alpini nella piazza del paese per partecipare al rito del “Panevin”, nella speranza che l’anno appena iniziato porti veramente concordia, unità e maggior fortuna di quello appena concluso.