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Al Camp “Arena” di Herat, sede del Comando NATO a guida italiana su base della brigata “Sassari”, è stato inaugurato il mese scorso un monumento dedicato al 1° maresciallo Mauro Gigli, del 32° reggimento genio alpino di Torino e al caporalmaggiore capo Pier Davide De Cillis, del 21° reggimento Genio di Caserta. I due militari erano parte del Team incaricato della bonifica di ordigni improvvisati: il 28 luglio 2010 uno di questi esplose mentre stavano neutralizzandolo, ferendo anche il capitano Federica Luciani, del 2° reggimento Genio Pontieri di Piacenza.
Raccontare il grande intervento dei volontari alpini e dell’Associazione in Abruzzo, colpito dal tremendo terremoto del 6 aprile 2009: è nata così l’idea di “Cuore alpino per l’Abruzzo”, un libro autentico in cui a narrare sono quanti hanno collaborato nei progetti e nell’organizzazione, dove è dato spazio anche ai racconti più genuini dei molti volontari alpini in aiuto alla popolazione che in pochi istanti ha visto drammaticamente cambiare la propria vita.
Mio padre, Giuseppe Bianchini (indicato dalla freccia nella foto sotto), nato a Misano Adriatico il 19 agosto 1915, nel maggio del 1942 era sottotenente veterinario nel battaglione Feltre. Oggi abita ancora nella casa dove è nato, in via Scacciano, 46. È assai fiero di essere alpino.
Si è realizzato il desiderio di Ornello Capannolo di continuare a tenenere i contatti con gli alpini che hanno svolto servizio con vari incarichi presso la Sede Nazionale (presidenti, consiglieri e revisori dei conti nazionali, direttori de L’Alpino). All'incontro avvenuto nei giorni 31 marzo e 1° aprile a Sirmione, c’erano circa quaranta persone provenienti da varie località d’Italia. Era presente il presidente emerito Beppe Parazzini che durante la cena ha manifestato apprezzamento per questa iniziativa che si ripeterà il prossimo anno, e il vice presidente nazionale in carica Luigi Bertino che ha portato il saluto del presidente nazionale Perona e di tutto il CDN.
È stata ritrovata per caso da alcuni cacciatori in zona Corna Calda (Rovereto) la lapide eretta nel luogo dove morì in combattimento il sottotenente Giuseppe Degol, a cui è intitolato il gruppo di Strigno, sezione di Trento. L’iscrizione recita: “14 novembre 1914. Qui cadde combattendo per l’Italia il volontario Trentino Degol Giuseppe, sottotenente 6° Alpini nato a Strigno il XXX-VIIIMCCMXXCII. La legione Trentina pose”. Il Comune di Strigno nel 1957 aveva intitolato al sottotenente Degol la caserma che ha ospitato per cinque anni il gruppo artiglieria da montagna “Pieve di Cadore”.
Anche se il singolo alpino, in quanto cittadino, ha un suo proprio orientamento politico, l’ANA è per suo statuto apartitica. Purtroppo c’è ancora chi considera gli alpini un ricco bacino elettorale; figure politiche e della Pubblica Amministrazione si propongono a volte come sostenitori e “santi patroni” degli alpini, sicuri che in futuro questi gli dimostreranno la dovuta gratitudine.
Il 29 marzo il gen. B. Antonio Pennino è subentrato al gen. D. Camillo de Milato quale comandante del Comando Militare Esercito Lombardia. La giunta regionale lombarda ha nominato il gen. De Milato presidente dell’Asilo Mariuccia, una onlus che si occupa da quasi un secolo di minori e madri in difficoltà. La cerimonia del cambio, presieduta dal gen. D. Claudio Berto, comandante della Regione Militare Nord, si è svolta presso il salone Radetzky di Palazzo Cusani a Milano, sede del Comando Militare Esercito Lombardia.
A seguito di alcune segnalazioni da soci ed abbonati alla nostra rivista, è stata promossa dal Comitato di Direzione un’indagine volta a raccogliere informazioni sui tempi di distribuzione de L’Alpino.
A 69 anni dalla ritirata di Russia Renato Buselli organizza, con il patrocinio del comune di Verona e della sezione ANA di Verona, un pellegrinaggio dal 18 al 28 agosto 2012. Il percorso sarà quello della ritirata delle Divisioni alpine Tridentina, Julia, Cuneense dal Don a Nikolajewka, attraversando a piedi i luoghi delle battaglie condotte dai nostri veci. I posti sono limitati e verrà data la precedenza a chi ha avuto parenti reduci di Russia.
Quando arrivo con il presidente nazionale il sagrato della chiesa della S.S. Annunziata a Bologna è già pieno di alpini. La sezione Bolognese Romagnola si è presentata in grande stile e lo stesso hanno fatto tanti alpini da Sezioni diverse. Incontro il presidente di Parma, il già vice presidente nazionale Lino Chies con Aldo Innocente, i consiglieri nazionali Bassi e Balleri e tanti, tantissimi altri amici. Siamo tutti lì, in attesa che arrivi il festeggiato che, puntualissimo, si presenta, sotto braccio ad una delle figlie, elegante e sorridente, quasi incredulo che tutta quella gente sia lì per lui.
Quando le penne nere di Nova Milanese decisero di dedicare un monumento agli alpini, si posero tante domande: su tutte, un concorso dei bozzetti aperto agli scultori. È stato un successo insperato, perché sono stati ben 20 i partecipanti, alcuni di notorietà nazionale.