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Due importanti ricorrenze per la sezione Belgio sono state festeggiate a Ransart, con la collaborazione del gruppo locale. Il sabato pomeriggio sfilata per le vie del paese, seguita dalla Messa per i Caduti e per gli alpini andati avanti. Erano presenti Ferruccio Minelli, consigliere nazionale delegato ai contatti con le sezioni all'estero, Mario Agnoli, presidente della sezione Belgio, Antonio Dotti capogruppo di Ransart e padrone di casa, Antonio Binotto capogruppo di Bruxelles, Francesco De Nadai capogruppo di Liegi, Secondo Paolo Lamandini capogruppo di Borinage.

Sono un reduce alpino di 97 anni ex combattente dell’ultima guerra mondiale, prigioniero in Germania. Ho partecipato l’8 e il 9 settembre scorsi al 90° della fondazione della sezione Val Susa, ho sfilato sul mezzo dei “veci” e ho potuto vedere sorridere e sentire il calore di tutti i cittadini di Susa. Alla sfilata: fieri cappelli alpini con massimo ordine accompagnati dalla fanfara sezionale e tutti i vessilli ed i gagliardetti, deposizione di un omaggio floreale alla lapide dei Caduti.

Il Tricolore con gli occhi dei bimbi nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia: è questo il tema che unisce le pagine della pubblicazione del gruppo di Niardo, sezione di Vallecamonica, dato alle stampe nel mese di marzo di quest’anno. Privilegiare la diffusione della cultura alpina nelle scuole rappresenta un obiettivo comune a tutti i Gruppi, a tutte le Sezioni.

Il parco pubblico di Petosino è stato dedicato al beato don Carlo Gnocchi. Nella stessa giornata, a fianco della sede del gruppo alpini è stata inaugurata una scultura donata dal Gruppo, realizzata da Gianmario Lanfranchi di Sorisole. La scultura, con al centro un bassorilievo su pietra di Lecce raffigurante don Gnocchi che tiene in braccio un bambino e in mano un cappello alpino, è ben visibile all’interno del parco così da richiamare l’attenzione dei frequentatori sull’opera e le virtù di don Gnocchi.

Si è svolto a Bari, nei giorni 13 e 14 ottobre il 6° pellegrinaggio solenne al Sacrario Militare dei Caduti d’oltremare. Sabato 13 ottobre, dopo l’arrivo del Labaro al Sacrario Militare, il presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal vice sindaco di Bari Nicola Sciacovelli e dal presidente sezionale Antonino Cassotta, ha deposto una corona di alloro presso il Sacello del Sacrario; subito dopo il cappellano militare della terza Regione aerea, mons. Sabino Scarcelli, ha benedetto il cippo commemorativo donato dall’ANA al Sacrario dove riposano oltre 70mila soldati italiani, dei quali 45mila ignoti, caduti in Jugoslavia, Germania, Grecia, Albania, Africa Orientale, Libia, Marocco, Tunisia e Algeria.

Il coro ANA “Coste Bianche” della sezione di Verona, nasce a Negrar nel 1975 da un gruppo di persone appassionate di canto corale e in collaborazione con il locale Gruppo alpini, con lo scopo di diffondere e mantenere vive le tradizioni del canto popolare e tradizionale di ogni regione d’Italia. Nel corso di quasi 36 anni di attività ha visto succedersi tre direttori e dal 2003 è diretto dal maestro Damiano Ceschi, che ha studiato pianoforte, canto corale e composizione presso il conservatorio di Verona ed ha partecipato come pianista a concorsi nazionali e internazionali, vincendo numerosi premi.

L’adunata sezionale di Bassano del Grappa è stata organizzata quest’anno da due Gruppi della Valle del Brenta: Carpanè e Valstagna. Il programma prevedeva: il sabato la riunione del consiglio sezionale e dei capigruppo, alla presenza dei sindaci dei due Comuni ospitanti e, alla sera, il concerto del coro sezionale ANA Edelweiss e del locale coro Valbrenta.

Le donne e la vita militare

Sono un tenente colonnello di amministrazione (riserva) che ha svolto la sua venticinquennale carriera nelle Truppe alpine. Mi permetto di manifestare il mio pensiero sulle donne nella vita militare. Un pensiero controcorrente, non allineato e, perciò, non destinato a ricevere il plauso della maggioranza. Le scrivo per manifestarle il mio sconcerto e la mia amarezza nel prendere visione dell’ultimo numero della rivista a me cara L’Alpino.

Una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito è stata conferita alla Bandiera di guerra dell’8° Alpini, “per aver contrastato in Afghanistan, nell’ambito della missione ISAF, la forte resistenza armata dei talebani”. La cerimonia, presente il nostro Labaro scortato dal presidente nazionale Corrado Perona, si è svolta a Udine.

Il 90° di fondazione del gruppo di Montebello, l’85° del gruppo “Mario Pagani” di Arzignano e il 25° della squadra della Protezione Civile Valchiampo necessitavano di un adeguato ricordo. Per questo gli alpini guidati da Paolo Marchetti e Mirko Framarin, rispettivamente capogruppo di Arzignano e capozona “Val Chiampo”, hanno dato fondo alle risorse programmando un ventaglio di eventi che, dalla cultura alpina al legame con i reparti in armi, hanno coinvolto il grande pubblico intorno al focolare della casa alpina.

Dove il Po scorre più lento ed ogni tanto minaccia i paesi che attorniano le sue rive, domenica 30 settembre, con le nuvole che coprivano il sole, più di mille persone, in maggioranza alpini, si sono trovati a ridosso dell’argine del grande fiume, nel piccolo paese di Santa Maria Maddalena di Occhiobello, una frazione del comune di Occhiobello (Rovigo), per commemorare il capitano Massimo Ranzani, insignito di Croce d’Onore alla memoria e il s.ten. Mauro Gigli, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.

La Messa officiata da padre Silvano ha dato inizio ai festeggiamenti del 20° anniversario dell’inaugurazione della sede del gruppo di Ginevra: per ristrutturarla erano state necessarie 1.165 ore di lavoro, 20mila franchi e oltre il doppio per gli arredi. Il tutto senza alcun aiuto esterno, ma grazie alle donazioni di vari soci e al ricavato di numerose attività del gruppo.

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