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Parlar di alpini

Sono Stefano Filippi de Il Giornale e l’inviata Ebe Pierini i vincitori, ex aequo, del Premio Giornalista dell’anno 2018, rivolto ai reporter che durante l’anno passato abbiano fatto conoscere l’opera degli alpini, le tradizioni e le tematiche care alle penne nere. Il voto è stato unanime da parte della Commissione presieduta dal Consigliere nazionale Renato Romano e composta da Bruno Fasani, direttore de L’Alpino, e dai referenti dei quattro Raggruppamenti Ana: Marino Amonini, Enzo Grosso, Antonio Maritan e Paolo Mastracchio.

In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è stato realizzato il pennone per l’alzabandiera al monumento ai Caduti in piazza Lanzino. Una iniziativa promossa dall’alpino Sandro Frattalemi che ne ha anche predisposto il posizionamento. 

La commemorazione di quest’anno a Chions è stata decretata solenne dalla delibera del Consiglio Direttivo Nazionale, con turno triennale fra le Sezioni di Udine, Pordenone e Parma. Per questo motivo era presente il Labaro dell’Ana, scortato dal Presidente nazionale Sebastiano Favero, dal comandante della Julia, gen. B. Paolo Fabbri e da alcuni Consiglieri nazionali. Purtroppo il forte maltempo non ha permesso di raggiungere in sicurezza il camposanto dove si trova il Monumento alla Nave, quindi si è optato per celebrare nella chiesa parrocchiale, troppo piccola per contenere tutti i convenuti e le numerose autorità locali. 

Un bel Cisa

Caro don Bruno, rientrato alla base dopo le belle giornate di Trieste, lieto dopo Biella di aver partecipato per la seconda volta al Cisa, desidero innanzitutto congratularmi con te per la professionalità e decisione con cui hai condotto il convegno. Complimenti!

Quattro amici a Visso

Intervenire in agricoltura sui danni del terremoto non è così facile. È anche per questo che l’Ana ha deciso di aggiungere un ulteriore intervento ai quattro inizialmente preventivati e ricostruire una stalla disastrata in quel di Visso (Macerata). La famiglia Sabatini si è trovata di punto in bianco senza abitazione e senza ricovero per gli animali che compongono la mandria - vacche, vitelli da carne e cavalli - mettendo in serio pericolo il lavoro di Maurizio, capofamiglia e allevatore. 

ABRUZZI – Piccoli gesti

È stata votata all’unanimità, senza alcuna esitazione, la proposta del Capogruppo di Trasacco, di offrire un piccolo dono agli anziani ospiti della residenza “Camoscio” e della “Nova Salus” di Trasacco e a quelli della residenza “San Rocco” di Collelongo. E così alcuni alpini del Gruppo di Trasacco, con il Capogruppo Francesco Sciarretta e il Gruppo di Collelongo, con il Capogruppo Gabriele De Medicis, sono andati alla residenza di Collelongo dove hanno donato un rosario alle ospiti e degli accessori per l’igiene personale agli uomini.

Caro don Bruno, ho letto il tuo fondo e la lettera del generale Manfredi favorevoli al ripristino della leva obbligatoria. Condivido l’analisi e l’auspicata soluzione del problema per la formazione civica di tutta la gioventù italiana purché congiunta ad un serio addestramento militare finalizzato al dovere costituzionale della difesa della Patria. Prima di intraprendere le iniziative proposte a tal fine, quali raccolta firme e convegno, ritengo opportuno un attento esame di quelle messe in atto dalla nostra Associazione prima che la classe politica, con una operazione elettoralmente vantaggiosa e di dubbia costituzionalità, sospendesse i valori della leva militare.

Il Gruppo di Darfo ha avuto l’onore e il piacere di accogliere e festeggiare il Presidente nazionale Sebastiano Favero che ha effettuato una sosta a Darfo Boario Terme, in visita al bel museo della città nella frazione di Fucine e poi per una piacevole serata in compagnia degli alpini. Il giorno successivo avrebbe partecipato alla manifestazione che la Sezione Vallecamonica organizza da oltre dieci anni al Sacrario, per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Giovani idee

Aosta città alpina: non ci sono dubbi a riguardo e l’aria alpina la si respira in ogni suo angolo, specie di fronte all’alzabandiera nel piazzale della caserma Battisti, circondato da verdi montagne. Passando da lì una domenica mattina di aprile, un alpino in servizio in quella caserma avrebbe potuto osservare con curiosità un folto drappello di giovani che indossavano le maglie verdi con la scritta “Dal 1919, l’impegno continua”, all’ombra di un’altrettanto densa schiera di vessilli sezionali, provenienti da tutte le parti d’Italia. Stiamo parlando del 4º Convegno nazionale Giovani alpini che si è tenuto ad Aosta, presso la Caserma Battisti il 7 e 8 aprile scorsi: un momento particolarmente importante per esaminare e valutare l’attività svolta e per gettare le basi per i passi futuri che riguardano questa componente associativa.

Mentre a San Lorenzo di Rovetta, paese natio di Bortolo Benzoni, le campane annunciavano la Pasqua, il vecio alpino “andava avanti” con i suoi cent’anni che aveva festeggiato da pochi mesi a Melbourne, dove viveva. Ad un anno dalla sua scomparsa vogliamo ricordare la figura di questo alpino del btg. Edolo che aveva combattuto sul fronte Occidentale e poi in Albania dove fu ferito e fatto prigioniero dai greci che lo consegnarono agli inglesi, loro alleati, ed internato in un campo di concentramento sull’isola di Creta.

Leva inutile o educativa?

Egregio direttore, dopo aver letto la lettera intitolata “L’importanza della leva” su L’Alpino di marzo a firma del gen. Luigi Manfredi mi viene da rispondere che oggi il servizio di leva risulterebbe incompatibile ed inutile per aspetti operativologistici e gestione degli stessi. Se si è giunti al “mestiere delle armi” è perché le sempre più complesse esigenze militari (terrorismo crisi e conflitti nei paesi vicini) europee (paesi Nato) ci sono state richieste dalla politica internazionale di Onu ed Ue.

Al Contrin il 24 giugno

Alla fine di giugno si rinnova l’immancabile appuntamento al rifugio Contrin in Marmolada per il 35º raduno. La cerimonia, accompagnata dalla fanfara alpina Monte Zugna di Lizzana, inizierà alle ore 11,15 con l’alzabandiera, gli onori al Labaro dell’Ana e l’omaggio al cippo del capitano Andreoletti; seguiranno gli interventi delle autorità e la Messa. Alle 12,30 rancio alpino al rifugio. 

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