Padre Elia Ciapetti ferito in un agguato in Kenya

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    È il missionario bresciano che distribuisce i viveri degli zaini alpini per i bambini dell’Africa .

     

     

    Ricordate padre Elia Ciapetti?Il mese scorso abbiamo pubblicato una lettera del missionario bresciano in Kenya e nel Sud Sudan, nella quale ringraziava tutti gli alpini per i viveri e il materiale giunto grazie alla colletta Zaini alpini per i bambini dell’Africa . Moltissimi non avevano mai assaggiato cibi del genere ha scritto padre Elia ogni giorno sembra Natale! .
    Sono passati soltanto pochi giorni e di Padre Elia hanno parlato le agenzie di stampa di tutto il mondo, per un agguato nel quale è rimasto ferito con un volontario laico, Alessandro Codato, originario della provincia di Varese. I due sono stati anche derubati di quanto trasportavano. Le loro condizioni secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Misna non sono gravi: padre Elia ha un braccio fratturato mentre il volontario laico ha una gamba fratturata: entrambi sono stati ricoverati all’ospedale di Lachikocho. Nell’agguato, nel quale è rimasto ucciso un guerrigliero dell’esercito popolare di liberazione del Sudan che accompagnava padre Elia e il volontario, è avvenuto lungo la strada che collega la missione di Narus alla base delle Nazioni Unite di Lokichokio.
    Nel territorio imperversano gli scontri fra le tribù dei Toposa e quelle dei Tarkuma, per il controllo dei pascoli e del bestiame. Le milizie tribali vanno avuto spesso scontri a fuoco con i soldati governativi: pare che il ferimento dei due missionari italiani siano riconducibili a questi scontri.
    Certi di interpretare i sentimenti di tutti gli alpini, formuliamo gli auguri di pronta guarigione a Padre Elia e al volontario varesino: che possano tornare presto alla missione per continuare la loro opera.

     

    Leggi l’articolo su parde Elia apparso sul numero di marzo 2003 >>