MONZA – Rodolfo torna a baita

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    Articolo di tipo Le Nostre Sezioni pubblicato nel numero di Gennaio 2019 dell’Alpino

    È tornato a baita Rodolfo Beretta, 5º Alpini, btg. Val d’Intelvi, 244ª compagnia, nato a Besana Brianza il 13 maggio 1886 e morto l’8 novembre 1916 “perché travolto da valanga di neve mentre era comandato al trasporto dei viveri dal Passo Lares al Passo di Cavento (Adamello)”.

    La cerimonia è avvenuta domenica alla presenza del commissariato di Onor Caduti, l’amministrazione comunale e il locale Gruppo Villa Raverio. Accanto alle autorità civili e militari, c’erano gli stendardi dell’Associazione Combattenti e Reduci e, accompagnati da tanti alpini, moltissimi gagliardetti con i vessilli delle Sezioni di Monza, Como, Trento e Salò. Ed è proprio della Sezione di Salò l’alpino Massimo Chizzoni colui che durante una escursione sull’Adamello nell’agosto 2017, ha rinvenuto le spoglie di un soldato allora ignoto, dando avvio all’iter che ha portato all’identificazione dell’alpino besanese. Cerimonia sobria e solenne nel contempo: la Messa concelebrata da mons. Gaetano Bonicelli, ordinario militare emerito, don Paolo Villa, vicario episcopale per l’esercito, e il parroco di Besana don Mauro Malighetti, accompagnata dal Coro La Baita degli alpini di Carate Brianza.

    Quindi il corteo ha raggiunto il cimitero per la sepoltura avvenuta al canto di “Benia Calastoria”, di Bepi De Marzi: parole commoventi che evocano il ritorno a casa “tornà, son tornà par sempre…” E l’alpino Rodolfo Beretta, dopo 102 anni, è davvero tornato a casa per sempre presente e, finalmente, vicino ai suoi familiari e suoi concittadini caduti per la Patria. Ora potrà riposare e godere di “un sonno puro e silenzioso, nella massima serenità e bellezza che la mente umana possa concepire” (Buzzati).