L’arcivescovo di Genova monsignor Angelo Bagnasco è stato chiamato dal Papa a sostituire il cardinale Camillo Ruini a presidente della Conferenza episcopale italiana. Un incarico di altissima responsabilità alla guida dei vescovi in un periodo storico in cui quella della Chiesa sembra essere diventata una identità di frontiera. Con la Chiesa che sembra essere tornata a baluardo di valori morali e civili prima ancora che religiosi. Valori che sono pietre d’angolo della nostra storia e della nostra confusa quotidianità.
Ricordiamo che mons. Bagnasco fu Ordinario militare dal 2003 al 2006, anni in cui le Forze armate, e in particolar modo gli alpini, erano già impegnati in delicate missioni di pace in territori di guerra. Le visite ai nostri reparti in Patria come nei territori di missione di pace è sempre stata caratterizzata da grande considerazione e stima. E’ sempre stato vicino agli alpini in congedo, come il suo predecessore all’arcidiocesi di Genova cardinale Tarcisio Bertone, ora Segretario di Stato Vaticano.
Il 1º ottobre dell’anno scorso monsignor Bagnasco ha visitato il gruppo di Genova Centro, in occasione della pergamena ai combattenti della seconda guerra mondiale. Se calorosa è stata l’accoglienza degli alpini, altrettanto affettuoso si è dimostrato l’arcivescovo durante la visita. Intrattenendosi con un nostro vecio , ha avuto in gesto che ha commosso tutti: ha fatto una carezza a lui e una al suo cappello carico d’anni e di memorie. Si capisce perché, quand’era Ordinario militare con il grado di generale di brigata monsignor Bagnasco portava il cappello alpino.
Mons. Angelo Bagnasco.
Mons. Bagnasco durante un incontro con gli alpini. (Foto studio Jolly Verdacchi)