Mogli di alpini

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    La lettera della signora poco propensa a ‘prestare’ il marito all’ANA, pubblicata in giugno in Zona Franca, ha provocato l’intervento di altre mogli. Ne pubblichiamo cinque a dimostrazione di come le donne degli alpini sanno affrontare l’alpinit che le ha … colpite!


    Sono sposata da trentasette anni e li ho condivisi tutti con l’ANA. Ho sofferto durante l’adolescenza dei miei tre figli date le assenze del loro pap il sabato, la domenica, le feste comandate. Poi, per il terremoto del Friuli, lui ha risposto alla chiamata: come si pu non condividere il dolore del prossimo e non pensare che anche grazie a mio marito qualcuno ha potuto trovare conforto?Eppure lui ha
    trovato il tempo di trasmettere ai figli quei valori che sono la base della vita. Lei, gentile signora, considera la vita dal lato meno opportuno soprattutto in considerazione di una grande verit: ‘Chi d riceve, e molto’.


    Anna Gaia Perona Biella



    Gentile signora, leggendo le sue righe mi sembrava di averle scritte io, con un marito sempre orgogliosamente coinvolto in quanto capogruppo. A volte penso che siano tutte buffonate che sottraggono tempo prezioso alla famiglia; ma quando lui ritorna dalle Adunate intravedo quella luce nei suoi occhi che mi trasmette gioia, felicit, valori e mi vergogno di aver pensato certe cose. Lei si deve sentire orgogliosa non tanto di poter partecipare, ma di condividere le gioie e l’entusiasmo che suo marito le porta a casa dopo questi incontri.


    Dalma Grigno (TN)



    E’ stato splendido leggere la tua lettera: il giornale infatti parla di noi ‘donne degli alpini’ quasi sempre in modo positivo.
    Tu sicuramente non vuoi rimanere fuori da questa grande famiglia degli alpini e allora, sai cosa farai?Alla prossima adunata, anche se la naja non l’hai fatta, comprati un cappello e applaudi contenta; gli alpini ti sorrideranno.


    Paola Soave


    Anch’io a volte mi sono arrabbiata per le assenze di mio marito. Nelle feste ho lavato piatti e bicchieri, ho pulito la sede del gruppo ma l’ho sempre fatto volentieri perch mi bastava un sorriso per sentirmi bene. Non mi sono certo sentita esclusa anche se alle adunate stavo dietro alle transenne ad aspettare
    che passasse il mio alpino. Spero che i nostri tre figli crescano con gli ideali del loro padre. E dico alla signora: ‘Se pu partecipi alle adunate e non si vergogni a
    gettare un fiore quando passa la nostra Bandiera. Io sono felice di essere moglie di un artigliere alpino’.


    Renata Opris Santa Giustina (BL)



    Gentile signora, se in vent’anni di matrimonio non ancora riuscita ad amare gli alpini vuol dire che non ha mai fatto niente per entrarvi ed il fatto che siamo le benvolute anche questo vuol dire amare gli alpini con tutti i loro pregi e difetti.


    Giannina Ermacora Campoformido



    Chiudiamo qui la scelta delle risposte; i lettori noteranno che sono tutte positive per il ‘marito alpino’. Il fatto che nessuna moglie si schierata a fianco della
    gentile signora originatrice di questa simpatica polemica.