Questa celebrata a Castel San Giovanni stata davvero una Festa Granda. La 51esima, una edizione speciale per la concomitanza dell’80 della Sezione di Piacenza e per il 50 anniversario di costituzione del locale gruppo alpini, un gruppo molto affiatato, organizzato, attivo. Ma stata una Festa Granda speciale anche per la particolare partecipazione di alpini e il concorso dell’intera cittadina, imbandierata, con le vetrine allestite in onore degli alpini, moltissime con cimeli storici: a dimostrazione che gli alpini sono di casa e che lo sono sempre stati. Questo stretto legame stato messo in risalto dal sindaco Aldo Bersani, durante la cerimonia di benvenuto nella sala del Consiglio comunale, presenti numerosi consiglieri e assessori e la rappresentanza associativa: il presidente della sezione di Piacenza Carlo Fumi, il tesoriere nazionale Edo Biondo in rappresentanza del presidente Parazzini, il segretario nazionale, gen. Silverio Vecchio, i revisori nazionali dei conti Ruggero Galler e Giorgio Francioli. difficile vedere coloro che portano il cappello alpino tirarsi indietro quando c’ bisogno di aiuto ha esordito il sindaco. Ed ha affermato che gli alpini hanno dato molto, con uno spirito che non prevede l’obbligo. Voi ha continuato siete impegnati quotidianamente nella solidariet. Ed ha ricordato la figura di Peppino Prisco: Mi ha colpito molto la sua costante disponibilit, ha detto il sindaco, ed ha ricordato che gli alpini sono in prima fila nella difesa dei valori fondamentali della societ. I giovani stanno crescendo senza questi valori ha concluso il sindaco valori che si acquisiscono nella famiglia. Grazie che ci siete. Carlo Fumi ha tracciato una breve storia della gloriosa sezione, ricordando come gli alpini di oggi siano fedeli agli ideali e non stiano mai fermi. Ed ha ricordato alcuni dei recenti interventi, come la ristrutturazione del complesso scolastico di Foligno, dopo il terremoto, e la costruzione del ricovero per indigenti a Piacenza, e come gli alpini dei vari gruppi siano attivi in un volontariato non certo di comodo. Noi non obiettiamo, quando c’ da aiutare il prossimo, lasciamo tutto e andiamo. Cos fanno tutti i 45 gruppi della sezione, vicini alle istituzioni e alla gente. La giornata si conclusa con una splendida cena nella bella sede del gruppo, preparata dagli alpini e dalle loro mogli: davvero una grande famiglia. Anfitrione onnipresente, il capogruppo Graziano Zoccolan che d’intesa con la Sezione e con i suoi pi stretti collaboratori ha curato l’organizzazione della festa. Alle 21, al teatro Verdi, concerto del coro ANA Valnure, diretto da don Gianrico Fornasari. stato lo stesso don Fornasari a presentare le varie cante, coprendo un vasto arco di memorie e di tradizioni, spesso con struggenti parole che aprivano l’animo, prima dell’orecchio, all’armonia del coro. Quando siete stanchi, ditelo, ha avvertito a un certo punto del concerto; ma nessuno era stanco, n di cantare, n di ascoltare. E cos si fatto tardi, ed stata una serata da ricordare. Il giorno dopo, la parte pi ufficiale. Con l’ammassamento davanti alla sede del gruppo e lo sfilamento per la citt, il vessillo della sezione di Piacenza scortato dal presidente Fumi preceduto dai Gonfaloni delle citt di Piacenza, decorato di Medaglia d’Oro al V.M., di Castel San Giovanni, Bobbio, Nibbiano, Agazzano, Valtidone, Fiorenzuola D’Arda, Sarmato, San Giorgio Piacentino. E poi i vessilli delle sezioni di Parma, Milano, Imperia, Sal, Gorizia, Pavia, Cremona, Modena, e quello dell’Associazione alpini paracadutisti. Grande la partecipazione dei sindaci del territorio, ben 15, con fascia tricolore e non pochi col cappello alpino. Quindi la S. Messa in piazza, al termine della quale il sindaco ha affermato che il modo migliore per rendere omaggio agli alpini stare a guardarli in silenzio. Noi ha continuato teniamo alto il profilo della nostra Patria, intesa nel suo significato pi profondo di terra dei padri. Ne conseguono le commemorazioni patriottiche, ma anche le attivit sociali e umanitarie. Ed ha concluso con un Viva l’Italia, viva gli alpini. Ha quindi parlato Nardo Caprioli, che ha portato il saluto del presidente nazionale Beppe Parazzini, ed ha affermato che in una quotidianit in cui cittadini sono frastornati dalle polemiche parole dei politici, gli alpini costituiscono una solida unit. Ecco perch continuo a stare in mezzo a voi, ritrovando un mondo che quello dei miei vent’anni. In mezzo a voi capaci di gridare ancora viva l’Italia e viva gli alpini. Ha concluso gli interventi il presidente sezionale Fumi, che ha ringraziato le autorit e gli alpini del gruppo. Ha avuto parole di gratitudine per i fondatori della sezione, che hanno tracciato la strada della solidariet all’insegna del pi genuino spirito alpino. Poi ha consegnato il premio Fondazione Capitano Govoni, dedicato al primo, storico presidente. Infine c’ stato il passaggio della stecca dal gruppo di Castel San Giovanni a quello di San Giorgio Piacentino: toccher agli alpini di questo gruppo organizzare l’anno prossimo la 52esima Festa Granda. Nelle foto alcune immagini della sfilata, del coro Val Nure e degli oratori (il presidente sezionale Fumi e il past president Caprioli). |