Come è ormai tradizione, organizzata dalla Sezione di Milano, gli alpini hanno celebrato il Natale con una S. Messa a suffragio dei Caduti. In piazza Duomo era schierato un reparto degli alpini in armi con la fanfara della brigata alpina Taurinense.
Il reparto e lo schieramento di decine di vessilli e centinaia di gagliardetti sono stati passati in rassegna dal generale Armando Novelli, neo comandante delle Truppe alpine, assieme al nostro presidente Corrado Perona: è stato un momento molto significativo ed apprezzato da tutti. Il rito in Duomo è stato concelebrato dall’arciprete della basilica mons. Luigi Manganini e da monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione don Gnocchi.
All’omelia, monsignor Manganini ha avuto parole di profonda riconoscenza verso gli alpini, con un cenno particolare ai valori dei quali don Gnocchi è stato uno dei più fulgidi esempi. Al termine del rito il presidente della Sezione di Milano Giorgio Urbinati ha ringraziato autorità e alpini; il vice sindaco Riccardo De Corato ha elogiato gli alpini in armi che onorano l’Italia con le loro missioni di pace; l’assessore regionale Pier Gianni Prosperini ha parlato di insegnamento di solidarietà; Vittorio Trentini, past president nazionale e reduce ha ricordato Peppino Prisco che era solito pronunciare il discorso ufficiale al termine di questa Messa commemorativa.
Infine Beppe Parazzini, già nostro presidente nazionale, ha difeso lo spirito della leva, ha ringraziato gli alpini in armi ed espresso fiducia nei giovani, che sono il futuro della nostra Associazione. Una corona è stata infine deposta al Famedio, in onore dei Caduti.
La sera precedente, presidente e consiglieri nazionali erano stati ospiti della sede della sezione milanese, per una cena svolta in un clima di amicizia e allegria, come si usa fra alpini.