MASSA CARRARA Raduno della sezione nel ricordo dei Caduti della Cuneense

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    Quarto raduno della sezione a Carrara, organizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia di Massa Carrara il cui gonfalone decorato di medaglia d’Oro al Valor Militare. Una medaglia d’Oro ampiamente meritata dagli eroici alpini della divisione Cuneense: ben 537 originari della provincia caddero in terra di Russia. Il raduno si svolto all’insegna del ricordo di questi Caduti e per dimostrare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il rispetto e l’onore che dobbiamo ai reduci sopravvissuti e cos tanto cari.
    Gli alpini, non solo di Massa e Carrara, ma anche della Lunigiana, di Pisa, Livorno, Lucca, la Garfagnana, La Spezia, Firenze, Reggio Emilia, Cuneo e di Borgo San Dalmazzo si sono radunati in piazza Alberica per stringersi attorno ai nostri vessilli e gagliardetti, al Gonfalone della Provincia sul quale spicca la medaglia d’Oro al V.M. e al gonfalone di Carrara scortato dal vice sindaco alpino Angelo Guadagni
    e i gonfaloni di Carrara e di Casola Lunigiana. C’erano il nostro presidente nazionale Beppe Parazzini con il presidente della sezione Alessandro Rolla, il tenente generale Aldo Varda, comandante la Regione territoriale Centro Italia e
    decano dei comandanti alpini in servizio, e numerose altre autorit militari e civili.
    Gli alpini hanno raggiunto in corteo piazza 2 Giugno, preceduti dalla fanfara della Filarmonica Giuseppe Verdi di Carrara, ed hanno deposto una corona al cippo
    sul quale incisa la motivazione della medaglia d’Oro conferita alla Provincia.
    Successivamente il corteo ha raggiunto piazza Gramsci, dove il vice sindaco Guadagni ha dato il benvenuto agli alpini, affermando che il raduno della sezione una bella tradizione alla quale i cittadini non vogliono pi rinunciare.
    Il presidente della sezione Rolla ha detto che la sezione impegnata costantemente a praticare il motto onorare i morti aiutando i vivi all’insegna di una alpinit tenacemente difesa da quanti intendono eliminare la leva e ridurre la forza delle Truppe alpine. Il ten. generale Aldo Varda ha affermato che possono anche cambiare i tempi ma non cambier mai lo spirito alpino e si detto orgoglioso di essere il decano dei comandanti alpini.
    Ha chiuso gli interventi il presidente Parazzini, che in un appassionato discorso pi volte interrotto dagli applausi, ha difeso i valori della leva e in special modo della leva alpina, scuola di vita prima ancora che sacro dovere. Non rinunceremo mai a difendere i nostri ideali, ha detto il presidente fra gli applausi.
    Al termine della parte ufficiale, gli alpini hanno raggiunto il duomo, dove il Vescovo monsignor Eugenio Binini ha officiato una S. Messa in suffragio dei Caduti.
    Dopo il rancio alpino, in piazza Gramsci, la Filarmonica si esibita in un concerto che ha concluso festosamente il raduno.