Mario Gualdesi

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    Egregio direttore, faccio riferimento all’articolo di Ivo Del Negro “Il cappellano di Faedis” apparso sul numero di febbraio. Don Scubla scrisse a nostro zio Gaetano Gualdesi per comunicare la notizia del decesso in prigionia del cugino Mario Gualdesi. Mario, figlio di Settimio e di Maria Migliorelli, era stato fatto prigioniero dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Era un soldato semplice e morì probabilmente di tubercolosi. I tedeschi li chiamavano Imi (Internati Militari Italiani). Che sia stato amorevolmente assistito da don Scubla. Qualora i familiari di don Scubla avessero altre notizie o foto riguardanti il campo-ospedale di Fullen/Ems ci farebbe piacere venirne a conoscenza.

    Mario Mastrocola figlio di Velia Gualdesi, sorella di Mario

    Caro Mario, la sua lettera mi ricorda da vicino una lettera analoga che arrivò a casa dei nonni materni per la morte dello zio Erminio, in situazioni analoghe a quello di Mario Gualdesi. Ricordo sempre la consolazione per la mamma nel sapere che il fratello era stato accudito amorevolmente nei suoi ultimi giorni di vita, come fu per il suo congiunto.