Lo splendore di Assisi

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    Assisi è per antonomasia la città della pace ed è universalmente nota per essere la città di San Francesco. Ed è anche uno scenario incomparabile per qualunque evento convogli tra le sue antiche mura grandi numeri di persone. Così è stato anche per il raduno del 4º Raggruppamento che tra il 16 e il 18 settembre ha riunito nella splendida località umbra centinaia di penne nere provenienti dalle regioni del Centro, Sud e Isole.

    Una manifestazione che è stata anche gratificata da un cielo eccezionalmente terso e da un’aria limpida e frizzante seguita alla tempesta che purtroppo ha travolto nei giorni precedenti la costa delle Marche, dove gli alpini della Protezione Civile peraltro sono poi intervenuti subito in forze, rispondendo come sempre prontamente alla richiesta del Dipartimento nazionale. Francesco Rossi, Presidente della Sezione di Firenze, era visibilmente soddisfatto della riuscita della manifestazione che ha potuto godere della grande disponibilità e accoglienza dell’amministrazione cittadina e di tutte le istituzioni: disponibilità che si è manifestata in tutta la sua pienezza durante l’incontro tra il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e il Consiglio Direttivo nazionale, il sabato mattina nella antica Sala della conciliazione del Palazzo dei Priori, alla presenza di una nutrita rappresentanza di giovani delle scuole elementari, coinvolti e partecipi e del comandante del Centro addestramento alpino di Aosta, gen. Alessio Cavicchioli.

    «Assisi – ha detto la prima cittadina – vi accoglie con gioia e con riconoscenza, perché voi alpini rappresentate il volto positivo del nostro Paese, il volto di chi si impegna sempre a favore degli altri senza nulla chiedere in cambio. Anche io ho ancora vivo il ricordo del mio bisnonno tiratore scelto sul Carso che ho avuto la fortuna di conoscere e di cui ricordo i saggi consigli, ispirati ai valori che voi per fortuna portate ancora avanti. Abbiamo aspettato più di due anni questo raduno – ha aggiunto – a causa della pandemia, ma oggi possiamo goderne ogni aspetto, accogliendovi a braccia aperte ad Assisi».

    La tre giorni alpina in terra umbra è trascorsa tra momenti storico-culturali, come l’inaugurazione delle mostre sugli “Internati militari italiani” e sulle “Voci sepolte nell’oblio della memoria” curate in collaborazione con Anei, Anrp e redazione de L’Alpino in Europa, commemorativi, come la deposizione di una corona nel cimitero di guerra dei soldati del Commonwealth a Rivotorto, e celebrativi, come la Messa nella incredibile Basilica superiore di San Francesco, presenti il Labaro e i vessilli delle Sezioni. Non sono mancate esibizioni di cori (“Su insieme”, “Malga Roma”, “Marco Bigi” e “Orobica-Don Bruno Pontalto”) e della fanfara alpina Sezione Abruzzi. Ma il momento più iconico è stata certamente la sfilata della domenica mattina, con l’ammassamento attorno al Labaro davanti alla chiesa dedicata a Santa Chiara: un percorso quasi tutto in discesa (ma all’ammassamento si è ovviamente arrivati in salita), che attraverso le vie medioevali e due ali di folla, composta anche da molti turisti, tutti plaudenti al passaggio delle penne nere, ha raggiunto la piazza Inferiore di San Francesco.

    Qui il sindaco ha ripetuto le sue parole di affetto e stima per gli alpini dichiarandosi pronta ad accoglierli in ogni occasione. Le ha fatto eco il Presidente nazionale Sebastiano Favero, che ha ribadito con forza l’impegno dell’Ana nel trasmettere alle nuove generazioni i valori che hanno fatto grande l’Associazione, «perché – ha ricordato – i giovani ci sono e, se stimolati con le giuste indicazioni, rispondono». Il passaggio della stecca in ottica 2023 tra i Presidenti delle Sezioni di Firenze e Molise, Francesco Rossi e Sebastiano Martelli, accompagnato dal sindaco Roberto Gravina, è stato un degno coronamento per il raduno.

    ma.cor.