L’importanza di ricordare

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    Il monumento, faro alpino alla Julia sul Monte Bernadia, nella zona di Tarcento, che sovrasta Udine, è l’omaggio tangibile più sentito, caloroso ed emozionante per i friulani e le penne nere udinesi, ma si può dire anche per il Friuli tutto che già dal mese di luglio del 1958, dopo le gesta della divisione Julia nella Seconda guerra mondiale, hanno voluto dedicare a tutti i Caduti della Julia, a perenne memoria.

    Salire lungo le strette strade di Sedilis, nel comune di Tarcento e giungere agli 850 metri del piazzale del vecchio Forte, recentemente ristrutturato, e ammirare l’altissimo faro con la scritta Julia, è una tradizione che la prima domenica di settembre la Sezione di Udine e il comando della brigata Julia, portano avanti con grande seguito di partecipanti.

    Il 3 settembre scorso, in occasione del 65º raduno, le autorità civili, religiose e militari hanno reso gli onori ai Caduti con la deposizione di una corona d’alloro, alla presenza del comandante delle Truppe Alpine gen. C.A. Ignazio Gamba, del comandante della Julia, gen. B. Franco Del Favero, del presidente nazionale Sebastiano Favero, del presidente della Sezione Udine Dante Soravito de Franceschi, del sindaco di Tarcento Mauro Steccati, di parecchi altri sindaci dei comuni della zona con i rispettivi gonfaloni, su tutti quelli decorati di Udine e Tarcento; in rappresentanza dell’amministrazione regionale Fvg è intervenuto il consigliere Edy Morandini.

    Ha accompagnato la cerimonia la fanfara della brigata alpina Julia del 14º reparto comando e supporti tattici alpini di Udine con un picchetto armato e i porta corona dell’8º Alpini di Venzone, oltre alle numerose altre rappresentanze militari di reparti stanziati nella zona di Udine.

    La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza del Labaro che ha preso posto nello schieramento, scortato dal presidente Favero, dai consiglieri nazionali e, per l’occasione, dal gen. Del Favero. La Messa è stata celebrata dal cappellano capo della Julia, il monfalconese don Marco Minin; il coro “Lis Vilis” di Coja e Sammardenchia ha accompagnato la liturgia. Presenti anche i figuranti del reparto storico alpino delle Fiamme verdi e il gruppo musicale locale “I Splumats” che si è esibito al termine della funzione.

    Il comandante delle Truppe Alpine e il presidente nazionale nei loro interventi hanno ribadito l’importanza che gli alpini in congedo e quelli in servizio continuino a ricordare quanti hanno sacrificato la loro giovane vita per il bene della Patria perché essi sono esempi per abnegazione e senso del dovere. Il sindaco di Tarcento ha invece ringraziato a nome della comunità e di tutti i cittadini della zona sia gli alpini in armi per l’operato in termini di impegno quotidiano per la sicurezza del Paese, sia le penne nere in congedo per l’insostituibile presenza, in ogni evento, in ogni necessità si presenti per la popolazione.

    Massimo Blasizza