Lezione di alpinità

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    La mia lettera vuole essere un doveroso grazie al Capogruppo di Lavone (Brescia), Firmo Porteri, che ha perso l’unico figlio, Stefano, di 37 anni, colpito da un infarto. Già al momento della visita mi avevano colpito le sue parole: “Dio me l’ha dato, Dio me l’ha tolto. Ma lui mi sta già aiutando a guardare avanti. Dio sa che noi alpini siamo resistenti alle fatiche, ci impegniamo al massimo pur di raggiungere la vetta, supereremo anche questa prova”. Alla fine della cerimonia funebre sono rimasto colpito dalla forza d’animo di questo papà. Firmo ha preso la parola; ha ringraziato i celebranti, uno dei quali, don Francesco, coetaneo di Stefano, le comunità di Lavone e Brozzo (paese della compagna del figlio) e gli alpini, chiedendo loro di stargli vicino anche dopo. Ha avuto la forza di citare le parole del Padre nostro: “Sia fatta la tua volontà”. Ha invitato a pregare per la sua famiglia e per la “mia seconda famiglia” (riferendosi alla famiglia della compagna di suo figlio). Ha chiuso invitando tutti i presenti a fare un applauso propiziatorio per la pace nel mondo. Grazie Firmo per la lezione di alpinità e di fede. Sono sicuro che lo spirito di Stefano accompagnerà sempre te e tutti coloro che gli han voluto bene. Caro monsignor Bruno, sappi che, appena ricevo L’Alpino, leggo subito la tua rubrica. Le tue risposte, intrise di religiosità, di pacatezza e di tanta schiettezza, sono per me preziose fonti di riflessione e di suggerimenti. Confidando in una tua preghiera per i miei figli, ti saluto con stima e cordialità alpina.

    Angelo Turinelli

    Gli uomini e le donne davvero maiuscoli si vedono nei momenti difficili. A Firmo e alla sua famiglia il nostro abbraccio e la nostra stima ammirata.