Ho letto il Suo editoriale del numero di maggio che ho trovato molto bello! Così come sempre pregevole è L’Alpino: complimenti vivissimi! Col. Franco Di Santo Direttore Rivista Militare Vorrei fare i complimenti al direttore per il chiarissimo editoriale su L’Alpino di maggio. Sono allibito dalle molte manifestazioni di mancanza di rispetto per le divise in genere da parte soprattutto della “crema” intellettuale; ora che ha incontrato all’ospedale di Bergamo altri alpini in divisa, chissà che altro diranno. Io sono orgoglioso come voi dello sforzo effettuato dagli uomini in divisa tutti in questo difficile momento, questi trituratori di aria fritta finalmente riescono un poco a tacere di fronte a fatti efficienti. Viva gli alpini.
Franco Giuseppe Milano, Gruppo di Alessandria, Sezione di Alessandria
Ho appena letto l’editoriale di maggio, riguardante l’eccellente, serio e onesto operato del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, gen. Figliuolo. Concordo in tutto e per tutto con l’editorialista Fasani e con il giornalista Severgnini e voglio augurare ogni bene al generale Figliuolo. Inoltre, da alpino, aggiungo che vedere in tutte le televisioni il generale in divisa e con il cappello alpino mi emoziona e mi rende ancora più orgoglioso di essere un alpino.
Gianfranco Lopez, Sezione di Roma
Caro don Bruno, mi permetto questo approccio dopo alcune lettere che le ho inviato, ricevendo sempre da parte sua gradite risposte. Oggi desidero aggregarmi alle tante lettere che avrà ricevuto riguardanti il gen. Figliuolo, da tutti apprezzato per le misure sanitarie adottate contro il Covid, di cui vediamo i risultati. Complimenti per tutto quello per cui l’Ana si prodiga e a Lei, don Bruno, per la gestione del giornale L’Alpino. Un forte e sincero abbraccio (sono vaccinato).
Giuliano Muzio, Sezione Val Susa
Carissimo direttore, volevo complimentarmi per l’editoriale riferito al nostro generale Figliuolo. Finalmente leggo un concetto che dovrebbe essere di base per i politici, vale a dire, l’essere attivo per il bene comune a prescindere dall’abito indossato. In questo caso, la apartiticità può sicuramente dare fastidio a qualcuno, ma non dobbiamo dimenticarci che proprio con queste caratteristiche si possono risolvere situazioni che altrimenti assumerebbero deficienze infinite. Grazie per l’ospitalità e auguroni al generale Figliuolo.
Luciano Foraboschi, Capogruppo di Fiume Veneto, Sezione di Pordenone
Egregio direttore, ho letto e riletto con vivo entusiasmo il suo editoriale sul numero di maggio. Penna bianca e tuta da lavoro. Così è giusto che il generale Figliuolo si presenti a svolgere il delicato incarico che gli è stato affidato a saggia correzione di chi lo ha preceduto. Ed è proprio in questa ineguagliabile veste che il nuovo Commissario si sta dedicando ad un compito tanto importante quanto inconsueto, con impegno e competenza crescenti, spostandosi senza tregua da una provincia all’altra dello Stivale per un’azione di assistenza e controllo a tutti gradita, ignorando la comoda poltrona cara a tanti altri. I miei trascorsi nelle file dell’Esercito appartengono ormai ad un passato remoto ma il ricordo dei numerosi interventi vissuti a favore delle popolazioni colpite da calamità permane incancellabile. Mi riferisco particolarmente al terremoto che, a suo tempo, devastò l’Irpinia e proprio su quel tragico episodio vorrei sollecitare la memoria dell’attuale governatore della Campania, pronto non solo a precedere con la vaccinazione tutti i corregionali ma anche a dimenticare quanto sia stato dedicato agli stessi, in quella disastrosa occasione, dalle Forze Armate in tuta e scarponi. A Francesco Figliuolo, da parte personale e di una moglie alpina, un cordiale e sincero ringraziamento.
Gen. Vincenzo Dobelli
Ho scelto alcune tra le lettere di apprezzamento (ho scelto le più brevi) in rappresentanza anche delle molte email pervenute e soprattutto delle telefonate di tanti alpini conosciuti e non. Le ho scelte perché dicono il dato statistico della stragrande maggioranza degli italiani e della fiducia che ripongono nel Commissario, al quale rinnoviamo gli auguri di buon lavoro, con tutta la nostra stima.