LECCO Inaugurata la baita a Costamasnaga

    0
    524

    Inaugurare una nuova sede per un gruppo alpini è sempre Festa Granda, specie quando la struttura sorge dal nulla come è il caso della sede degli alpini di Costamasnaga.
    Complimenti al capogruppo Canali che l’ha voluta con caparbietà, congratulazioni agli alpini formica che hanno sacrificato il loro tempo per realizzare il progetto, grazie al sindaco, Bonacina, per aver concesso il terreno. Erano presenti alla inaugurazione il presidente nazionale Parazzini, il presidente sezionale Ripamonti, l’on. Antonio Rusconi, il prefetto Pagnozzi, l’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Lecco Massimo Petrone e due inossidabili reduci di guerra, Luigi Corti e Domenico Giudici. Tre alpini rappresentavano il gruppo di Maiano, in Friuli, legato a Costamasnaga fin dai tempi del sisma del 1976. Trenta i gagliardetti, fanfara Santa Cecilia di Costamasnaga, Gonfalone del Comune, stendardi dell’AVIS e dell’AIDO, Tricolore della 176ª brigata partigiana.
    Il corteo era preceduto da un nugolo di festanti bimbetti delle elementari che solerti maestre e pazienti alpini tentavano di tenere inquadrati; tutti agitando felici e soddisfatti una bandierina tricolore. Speriamo che questa giornata resti impressa nella loro memoria, sì che in futuro possano rinverdire quei valori che i loro papà, i loro nonni, i loro avi hanno assunto nel nome della Patria, senza se e senza ma .
    Cogliamo al volo dai discorsi.
    Parazzini: Non bisogna vergognarsi di amare la Patria e il Tricolore; per noi non esistono Caduti dalla parte sbagliata . Ripamonti: Gli alpini, quando danno una parola, la mantengono: questa baita ne è la dimostrazione . Sindaco: Un paese senza alpini è come un corpo senza una mano . Il sindaco ha quindi consegnato al capogruppo Canali un pregevole bassorilievo in bronzo raffigurante un cappello alpino. Ha tagliato il nastro la signora Merlini, moglie dell’indimenticato Ugo, già presidente nazionale e madre di Sandro, altra bella figura di alpino troppo presto aggregato al Paradiso di Cantore.
    Ha concelebrato la messa il cappellano della sezione di Lecco, maggiore don Domenico Casiraghi, del quale abbiamo apprezzato l’omelia, a un tempo ironica e sacrale. Al suo fianco, don Carlo Alziati, parroco del paese molto legato al gruppo
    ANA. Dunque una bella festa, sobria e partecipata, come è nello stile degli alpini.


    Icaro